EUDR: a che punto è il regolamento “deforestation-free”
A cura di Alice Turati, Innovation Analyst, e Monica Ratti, Sustainability & Green Tech Advisor
L’Unione europea ha introdotto il Regolamento sui prodotti “Deforestation-free” (EUDR) per garantire che prodotti come olio di palma, carne bovina, soia, caffè, cacao, legname e gomma non siano legati a processi di deforestazione. Le aziende che commercializzano questi materiali dovranno dimostrare la conformità tramite una rigorosa due diligence, affrontando sfide importanti in termini di trasparenza della supply chain.
L'entrata in vigore, originariamente prevista per fine 2024, potrebbe essere posticipata di un anno, come annunciato dalla Commissione Europea che sta attualmente valutando questa possibilità. In tal caso, entro dicembre 2025 le grandi aziende dovranno fornire rapporti dettagliati sulla provenienza dei loro prodotti e dimostrare la conformità ai requisiti della EUDR. In caso di non conformità, sono previste azioni correttive immediate, come il ritiro dei prodotti dal mercato o la modifica dei fornitori. Le sanzioni possono arrivare fino al 4% del fatturato aziendale, con potenziali multe che potrebbero raggiungere centinaia di milioni di euro per le aziende di grandi dimensioni.
L'EUDR avrà un impatto significativo sulla supply chain, soprattutto nei settori CPG e FMCG. Le aziende dovranno riorganizzare le loro catene di approvvigionamento scegliendo fornitori che rispettino le normative ambientali, con particolare attenzione ai Paesi a rischio deforestazione. Per garantire la trasparenza richiesta, le imprese dovranno adottare tecnologie avanzate per il monitoraggio, favorendo nuove collaborazioni con partner tecnologici. La conformità sarà fondamentale per mantenere l'accesso al mercato europeo, mentre la transizione verso supply chain più sostenibili potrebbe comportare costi iniziali elevati, compensati nel lungo periodo da un vantaggio competitivo e dalla maggiore fiducia dei consumatori verso i prodotti.
EUDR: dalla tutela dell’ambiente ai diritti umani
Tuttavia, la compliance normativa rappresenta solo una parte del quadro più ampio della sostenibilità. La tutela delle risorse naturali, attraverso la prevenzione della deforestazione, va di pari passo con la responsabilità verso le comunità locali e i piccoli produttori che fanno parte della supply chain globale. Questo è particolarmente evidente in settori come quello del cacao, dove le attività di produzione incidono non solo sull'ambiente, ma anche sulle condizioni economiche e sociali di intere comunità.
L'introduzione dell’EUDR ha messo in luce come la lotta contro la perdita delle foreste sia strettamente collegata non solo alla protezione dell'ambiente, ma anche a questioni di diritti umani e di equità commerciale globale. Molti coltivatori di cacao, come ad esempio quelli ivoriani, operano infatti in contesti di vulnerabilità economica, e l'applicazione di normative stringenti come l'EUDR può avere impatti significativi sulle loro condizioni di vita e sulle economie locali. Questo sottolinea la responsabilità delle aziende nel non limitarsi ad adeguarsi alle norme, ma nell'adottare un approccio etico che consideri anche le ricadute sociali delle loro attività.
In questo contesto, è fondamentale che i consumatori siano sempre più informati e consapevoli del ruolo che possono giocare, preferendo prodotti certificati e sostenibili, con un occhio attento alle condizioni di chi è coinvolto nelle catene di approvvigionamento globali. Tuttavia, rimane una sfida aperta su come mitigare gli effetti sociali di queste politiche, e su come le aziende possano contribuire a uno sviluppo più equo. Mentre il regolamento europeo è un passo avanti nella salvaguardia ambientale, è chiaro che resta ancora molto da fare per affrontare gli aspetti sociali connessi, come l'esclusione economica di piccoli produttori e l'impatto su intere comunità che dipendono da queste risorse.
I due elementi del nostro approccio: mappatura della supply chain e tecnologie avanzate
La normativa richiede un approccio integrato che combina la consulenza strategica per la ricostruzione della supply chain con strumenti tecnologici avanzati basati su immagini satellitari e intelligenza artificiale (AI). Questo approccio permette di garantire la tracciabilità delle materie prime e di identificare eventuali episodi di deforestazione illegale.
Trasparenza e tracciabilità: i 6 passi principali della mappatura della supply chain
La mappatura della supply chain è il primo elemento essenziale per la conformità alla EUDR. Questo processo infatti garantisce trasparenza e tracciabilità consentendo inoltre di identificare rischi legati alla deforestazione e adottare strategie di mitigazione.
Mappare la supply chain prevede la ricostruzione di tutti i passaggi coinvolti nella produzione e distribuzione delle materie prime, a partire dalla localizzazione dei terreni di coltivazione fino al prodotto finale. Ciò implica seguire una serie di azioni in grado di garantire la trasparenza e la tracciabilità richieste dalla EUDR, tenendo conto dei flussi di materiali, delle relazioni tra i fornitori, della geolocalizzazione delle colture e includere l'analisi delle transazioni attraverso strumenti come la blockchain.
Di seguito i passi principali di una mappatura corretta:
- Identificazione dei componenti
Occorre definire tutti gli attori coinvolti nella supply chain, dai fornitori di materie prime ai distributori.
- Documentazione dei flussi di materiali e informazioni
Bisogna tracciare le transazioni di materiali e dati lungo la filiera, garantendo la trasparenza di ogni passaggio.
- Raccolta di dati sui fornitori
Utilizzare interviste, questionari e analisi dei dati per comprendere a fondo le pratiche di approvvigionamento di ogni fornitore, risalendo fino al produttore originale.
- Visualizzazione della supply chain
È necessario creare una rappresentazione visiva della supply chain per identificare relazioni chiave e aree critiche.
- Analisi e gestione dei rischi
Effettuare un'analisi del rischio su ogni segmento della supply chain per individuare possibili aree di non conformità alla EUDR.
- Automazione e monitoraggio continuo
Implementare software e strumenti avanzati per aggiornare automaticamente i dati e monitorare costantemente la supply chain, garantendo una sorveglianza continua delle aree a rischio e ottimizzando l'efficienza.
L'uso di tecnologie satellitari e AI per monitorare la deforestazione
La seconda componente fondamentale dell'approccio per la compliance alla EUDR comprende l’utilizzo di tecnologie avanzate per il monitoraggio dell’uso del suolo e degli eventi di deforestazione, quali immagini satellitari e intelligenza artificiale. L’uso combinato di queste due tecnologie permette infatti di monitorare in maniera efficiente e automatizzata lo stato di salute e la densità delle foreste, analizzare la struttura della vegetazione e del suolo e monitorare i cambiamenti nel paesaggio naturale, migliorando l'accuratezza e riducendo i tempi di rilevazione rispetto ai metodi di monitoraggio tradizionali.
Un esempio concreto di come l'integrazione di queste tecnologie possa supportare le aziende nella compliance alla EUDR è rappresentato dall’utilizzo delle mappe LULC (Land Use and Land Cover). Si tratta di mappe geospaziali, generate tramite l'analisi di immagini satellitari attraverso tecniche di Intelligenza Artificiale, che classificano l'uso del suolo e permettono di monitorarne i cambiamenti distinguendo tra foreste, aree urbane, corpi idrici e terreni agricoli.
Queste mappe offrono una panoramica dettagliata dello stato attuale e passato della copertura forestale, permettendo di individuare eventuali casi di deforestazione. L’analisi delle mappe LULC permette dunque alle aziende di verificare che le aree di coltivazione non abbiano subito deforestazione dal 2020 ad oggi, come richiesto dalla normativa, e di implementare un sistema di monitoraggio costante che permetta di continuare a garantire la conformità alla normativa, proteggendo le risorse naturali e promuovendo pratiche sostenibili.
La soluzione di NTT DATA per la compliance alla EUDR
Per supportare le aziende nella compliance alla EUDR, NTT DATA sta sviluppando una soluzione integrata che combina la consulenza mirata per la mappatura della supply chain con tecnologie avanzate di monitoraggio basate su AI e immagini satellitari che permettono di ricostruire mappe di copertura forestale in modo periodico, identificando tendenze che possono indicare deforestazione o degrado del territorio.
Questa proposta consentirà alle aziende di monitorare costantemente le aree di approvvigionamento e rilevare rapidamente eventuali attività di deforestazione, dimostrando la conformità alle norme EUDR e riducendo il rischio di sanzioni.
NTT DATA è in grado di supportare le aziende non solo nel rispetto delle normative ambientali, ma anche nell'analisi e gestione degli impatti sociali legati alle filiere produttive, aiutandole a costruire processi che siano davvero sostenibili a 360 gradi. Grazie a una visione olistica della sostenibilità, possiamo contribuire a un'integrazione completa tra conformità normativa, responsabilità sociale e crescita inclusiva.
Il presente e il futuro della EUDR
La conformità all'EUDR rappresenta una sfida cruciale per le aziende, ma anche un'opportunità per ridefinire i propri processi in chiave sostenibile ed etica. L'evoluzione tecnologica, attraverso strumenti avanzati come l'AI e i dati satellitari, si dimostra un alleato prezioso per monitorare e garantire la trasparenza delle supply chain, permettendo alle aziende di rispondere non solo alle esigenze normative, ma anche a una crescente pressione sociale per una maggiore responsabilità ambientale e sociale.
Guardando al futuro, ci si aspetta che la regolamentazione EUDR si espanda progressivamente per includere nuovi prodotti oltre a quelli attualmente soggetti al regolamento. Tra i prodotti che potrebbero essere inclusi nelle future revisioni figurano gomma, mais, pollame, e persino alcuni prodotti derivati dal pesce, settori che giocano un ruolo rilevante nella deforestazione indiretta. Questa espansione potrebbe avvenire entro i prossimi due anni, seguendo l'andamento delle consultazioni e le revisioni normative europee.
L'ampliamento dell'EUDR non rappresenta solo un vincolo normativo, ma anche un impulso verso un cambiamento di mentalità aziendale che mette al centro l'etica e la trasparenza. Le aziende saranno chiamate ad adottare una visione di lungo periodo che integri sostenibilità e innovazione nei loro modelli di business, in vista di un futuro più equo e rispettoso dell'ambiente.
La regolamentazione e le tecnologie per il monitoraggio della deforestazione continueranno a evolvere, richiedendo una collaborazione sempre più stretta tra aziende, governi e innovatori tecnologici. Questo approccio integrato sarà essenziale per raggiungere gli obiettivi di sostenibilità, creando un ecosistema produttivo più trasparente e resiliente, capace di rispondere alle sfide globali della deforestazione e del cambiamento climatico.