L’opportunità dell’AI per i CFO: vantaggi e rischi
A cura di Arcangelo Adriani, Director e focal point per l'area Digital Finance in NTT DATA
L'intelligenza artificiale (tradizionale e generativa) sta diventando un vero e proprio game changer all’interno delle aziende e, in questo contesto, sta anche assumendo sempre più rilevanza il ruolo del CFO come motore trainante di trasformazione digitale.
La capacità di sfruttare i dati generati dall'AI, infatti, consente al CFO non solo di prendere decisioni più rapide e consapevoli, ma anche di sfruttare a pieno tutto il patrimonio di dati aziendali strutturati e non, proponendosi come guida dell'organizzazione con un approccio data-driven. Alcuni esempi sono la possibilità di generare reporting automatico con evidenza e spiegazione delle principali cause di varianza o un processo di chiusura contabile continua con verifiche costanti sul possibile saldo dei conti a fine periodo.
Tuttavia, non è sufficiente la “semplice” adozione di questa tecnologia per rimanere competitivi; è essenziale avere una strategia solida e ben definita. Molte aziende si affrettano nell’implementazione di use case legati alla genAI, spinte dal timore di perdere terreno rispetto ai concorrenti, senza un reale allineamento della tecnologia ai propri obbiettivi di lungo periodo. Questo comporta inevitabilmente dei rischi e potrebbe portare a scelte errate o risultati non soddisfacenti.
Come affrontare la trasformazione: il programma AI Metamorphosis di NTT DATA
NTT DATA ha sviluppato un programma di AI Metamorphosis per aiutare le organizzazioni a cogliere le opportunità e superare le complessità di adozione dell'AI generativa, grazie a un approccio olistico e ben strutturato che coinvolge l’intera organizzazione. Il programma, che parte internamente, ha l’obiettivo è fornire ai clienti i mezzi per affrontare le sfide multifattoriali dell'AI, offrendo una roadmap chiara per supportarne l’adozione.
Uno dei punti cardine riguarda la gestione dei dati, in particolare la qualità e quantità dei dati su cui l’AI viene addestrata. "Garbage in, garbage out ", è un concetto più attuale che mai quando si parla di AI generativa (vedi le cosidette “allucinazioni”). Pertanto, è fondamentale che le aziende abbiano una solida governance dei dati che garantisca l’integrità, la sicurezza e un pieno rispetto delle normative. Una corretta gestione dei dati non solo assicura una qualità ottimale degli output, ma consente di non ricadere in sanzioni o danni reputazionali.
Un secondo aspetto fondamentale riguarda l’educare i dipendenti, formando team che possano sfruttare al meglio questa trasformazione. La cultura aziendale dovrà evolversi di pari passo all’introduzione della genAI, per garantire che tutti, dai manager agli operativi, siano pienamente consapevoli delle opportunità e delle sfide che si celano dietro questo strumento.
La strada è chiara: la ricerca di un equilibrio tra innovazione e governance potrà consentire di sfruttare la potenza della GenAI in modo organico e sostenibile.