Analizzare la realtà in un mondo in costante mutamento
A cura di Antonio Grillo, Executive Design Director di Tangity, design studio di NTT DATA
Il mondo e la società in cui ci troviamo a vivere sono dominati da un tangibile senso di incertezza: i nuovi scenari geopolitici, gli avvenimenti socio-culturali e il diffondersi di nuove tecnologie rendono inadeguati i modelli predittivi, anche economici, a cui ci siamo affidati fino ad ora.
Anche per le aziende, quindi, è sempre più difficile cogliere quali scenari determineranno il futuro di un certo settore, oppure come le tecnologie come l’intelligenza artificiale trasformeranno il mercato e il modo di lavorare.
In questo scenario mutevole, i tool di design e i metodi di ricerca tradizionali non sono più in grado di restituire la complessità del mondo che ci circonda e per questo bisogna analizzare la realtà attraverso nuove e molteplici lenti, per cogliere le implicazioni socioeconomiche, umane, ambientali che una certa soluzione può generare.
Il concetto di Problem Framing
Può sembrare ovvio, ma il primo passo per progettare una soluzione innovativa è inquadrare correttamente il problema a cui quella soluzione deve rispondere. Non sempre questo è un compito semplice: spesso le aziende sono molto focalizzate e estremamente esperte del loro mercato di riferimento e ciò può tradursi in una difficoltà ad adottare una visione prospettica e a guardare la realtà in modo diverso da quanto hanno sempre fatto. Inoltre, nelle grandi organizzazioni con tanti dipartimenti e processi molto strutturati, è complicato generare una vera e propria collaborazione tra le diverse funzioni aziendali, un aspetto che frena le iniziative legate all’innovazione.
Risalire al bisogno a cui un’iniziativa di innovazione deve rispondere significa costruire una soluzione veramente efficace, perché viene costruita su misura a partire dal problema che si intende risolvere e non, come spesso accade, da una specifica tecnologia o funzionalità.
Per guidare le aziende nell’applicazione del problem framing, NTT DATA utilizza un toolkit proprietario, chiamato Modern Approach to Design, che permette di inglobare inclusione ed etica, due aspetti fondamentali per progettare nell’era moderna. Il tutto affiancato dalla Gen AI come un companion, sia in fase di framing del challenge, che di ideazione e validazione delle idee.
Modern Approach to Design: una nuova lente che abilita l’innovazione
Questo toolkit permette di fare il framing della realtà per estrarre degli insight utili a guidare il processo di innovazione e per definire i criteri di successo di una certa soluzione in termini non solo di business, ma adottando un approccio etico e inclusivo che tiene conto anche delle conseguenze che una determinata iniziativa può avere sull’azienda, sulla società e sul pianeta.
In uno scenario così mutevole, infatti, bisogna disimparare per riuscire a dialogare fluentemente con il crescente grado di incertezza che ci circonda.
Utilizzando il toolkit Modern Approach to Design possiamo applicare questo approccio alle iniziative di innovazione grazie anche all’ausilio della Generative AI che, come un companion, accompagna lo sviluppo di tutte le fasi, da quella di ricerca, a quella della generazione creativa di idee fino alla validazione.
Grazie ad un approccio multidisciplinare, inoltre, questa metodologia non è dedicata solo ai designer che progettano nuove soluzioni, ma aiuta a costruire un dialogo con tutti gli stakeholder coinvolti, in ottica partecipativa.
In questo modo, è possibile ampliare il campo di esplorazione nella generazione di nuove idee, che non vengono valutate solo dalla prospettiva di business, ma includendo punti di vista derivanti da expertise differenti e guardando anche a soluzioni nate in altri settori e contesti.
Per le aziende, significa sperimentare un nuovo modo di fare innovazione, soprattutto quando si includono attori che operano in settori diversi, come abbiamo sperimentato in occasione del workshop organizzato per la presentazione ai clienti del Technology Foresight, l’analisi annuale di NTT DATA sul futuro della tecnologia.
Il confronto non solo con i designer, ma anche tra persone che operano in diversi mercati di riferimento, è il vero valore di questo tipo di approccio: solo così, infatti, è possibile scoprire sinergie che non erano state prese in considerazione fino ad ora, aprendo grazie alla collaborazione nuove strade per definire delle soluzioni davvero in grado di rispondere ai problemi non solo attuali, ma anche del prossimo futuro.