Negli ultimi anni il concetto di fruizione del dato è andato via via evolvendosi di pari passo con l’evoluzione tecnologica, accentuando il focus sulla facilità di accesso soprattutto in mobilità. I metodi classici di archiviazione (le memorie fisiche) non riescono più a sopperire a tali richieste e questo ha portato le grandi aziende hi-tech ad investire nel mondo del Cloud Computing.
Questo passaggio comporta però la possibilità di incorrere in alcuni rischi legati alla sicurezza e alla privacy dei dati, da cui è possibile proteggersi adottando dei sistemi di cifratura come la crittografia omomorfica, che permette di effettuare operazioni su oggetti cifrati senza doverli decifrare, e quindi senza avere mai accesso ai dati di partenza.
Leggi il whitepaper per scoprire come la crittografia omomorfica può essere sfruttata per mettere al sicuro i dati in Cloud.
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