WordPress: 5 Miti da Sfatare per Sviluppatori e Aziende | NTT DATA

mar, 28 maggio 2024

WordPress: 5 miti da sfatare sul content management system più famoso al mondo

Pochi prodotti possono vantarsi di essere leader nel proprio settore quanto il CMS Open Source creato da Mike Little e Matt Mullenweg: scopri in questo articolo quali critiche sono da ritenersi infondate e quali sono invece le reali ragioni di questa incredibile affermazione.

WordPress: da un grande successo derivano alcune leggende metropolitane da sfatare

A cura di Luigi Faragalli, Senior Solution Engineer

Il panorama delle piattaforme software dedicate alla gestione dei contenuti è affollato e molto competitivo. Accanto a progetti Open Source consolidati troviamo proposte SaaS emergenti e prodotti commerciali creati e distribuiti da colossi assoluti del mondo informatico. Se guardiamo tuttavia la reale diffusione delle diverse soluzioni ci accorgiamo di un dato inconfutabile: WordPress è il leader indiscusso del settore e non ha reali competitor. 

Ci sono dei vantaggi oggettivi che hanno reso WordPress così diffuso e così popolare.

WordPress è open-source e cost-effective

Abbattendo i costi per le licenze ed essendo costruito su tecnologie solide e consolidate, spesso un progetto realizzato in WordPress diventa economicamente vantaggioso, sia in fase di sviluppo che in fase di maintenance.

È nativamente SEO-friendly

Essendo espressamente concepito per il web, l’attenzione rivolta all’ottimizzazione per i motori di ricerca è sempre stata massima e si traduce molto spesso nella produzione di siti meglio indicizzati e quindi di maggior successo.

È future-proof

WordPress non smette di crescere, è un progetto estremamente dinamico, viene aggiornato con grande frequenza e vengono rilasciate di continuo nuove feature, per mantenerlo sempre al passo con le novità più interessanti del web.

È altamente versatile e customizzabile

Se lo si vuole si può rendere un progetto in WordPress assolutamente unico e non confondibile con nessun altro, personalizzandone realmente qualunque aspetto.

I report più recenti sulle percentuali di Market Share del settore ci dicono che WordPress è la base su cui sono costruiti più del 43% di tutti i siti internet del mondo, ovvero più di 835 milioni di siti.
Se escludiamo i siti che non utilizzano CMS, WordPress raggiunge nel proprio settore un’incredibile percentuale di Market Share superiore al 63% (fonte Theme isle - 2024 WordPress Market Share Statistics). Per dare la misura di quanto questo dato sia enorme basti pensare che la Coca-Cola, nel mercato statunitense delle bibite analcoliche gassate, arriva ad una fetta di poco più del 42%.

Grafico che rappresenta i competitor di Wordpress

Essere i primi della classe, e con così tanto distacco su tutti gli altri, non può che attirare attenzioni, a volte lusinghiere, più spesso indesiderate.

Grafico che rappresenta l'interest over time riguardo i principali cms

Come si vede dal grafico, di WordPress si parla molto, moltissimo. Data la sua enorme diffusione e popolarità, spesso si scrivono articoli su WordPress che hanno il solo fine di allarmare per attirare visite, un classico meccanismo di clickbait che purtroppo contribuisce a diffondere convinzioni errate.
Andiamo ad analizzare, con rigore e numeri alla mano, 5 di queste vere e proprie leggende metropolitane. 

 

1. È vero che WordPress ha enormi problemi di sicurezza?

No, WordPress è uno dei CMS più sicuri sul mercato.
Per capire questa risposta dobbiamo comprendere bene che cos’è WordPress.
WordPress è una piattaforma aperta e modulare, le cui funzionalità di backend possono essere espanse, tramite l’adozione di plugin, e il cui aspetto visuale di frontend può essere variato a piacere, utilizzando temi custom. Sia plugin che temi vengono sviluppati, spesso commercialmente, da aziende terze, non legate direttamente al team di sviluppo di WordPress.
Sono proprio queste estensioni ad avere spesso problemi di sicurezza, basta quindi non abusarne ed installare soltanto prodotti di comprovata qualità e affidabilità.

A riprova di ciò, nel 2023, secondo gli ultimi rapporti di sicurezza, soltanto 13 vulnerabilità sono state individuate nel Core di WordPress, di queste due sono state scoperte internamente ed immediatamente sanate. Nessuna di queste vulnerabilità raggiungeva inoltre il grado di severità massimo.

Numeri di assoluta eccellenza se si considera ad esempio che un prodotto come iOS di Apple, considerato ai vertici per sicurezza, nei primi dieci mesi del 2023 aveva dovuto già rilasciare patch per 17 vulnerabilità zero-day. 

2. È vero che è un prodotto economico, scarsamente supportato e quindi rischioso e non adatto per progetti corporate?

No, WordPress è adatto, ed è di fatto usato, per progetti di ogni dimensione e per ogni tipo di cliente.
Il fatto che sia Open Source non vuol dire che sia un progetto limitato o amatoriale. Stiamo parlando di una realtà affermata e consolidata, con basi estremamente solide.
Oltre al gruppo stabile di sviluppatori principali del progetto, WordPress può contare su una community colossale. Nell’ultimo anno sono stati organizzati quasi 4000 eventi dalla community, per un totale di oltre 540.000 partecipanti.

In alcuni di questi eventi noi della practice WordPress di NTT Data abbiamo messo il nostro zampino, contribuendo a far nascere e crescere uno dei Meetup italiani dedicati a WordPress: il Pisa WordPress Meetup Group.
 
 Pochi anni fa, un’estesa analisi condotta tra molti soggetti economici che ruotano attorno a WordPress, inclusi quindi provider di hosting, fornitori di plugin e temi, agenzie di grafica e marketing, e altri fornitori di tecnologie varie, ha permesso di stimare il valore globale del giro di affari di cui WordPress è vettore.
La stima è arrivata all’incredibile cifra di più di 635 miliardi di dollari.
Per contestualizzare questa cifra, basti pensare che stiamo parlando dello stesso ordine di grandezza delle entrate generate dall’intero Apple App Store.

3. È vero che i siti creati su WordPress hanno problemi di eccessiva lentezza?

No, le performance di un sito dipendono da molti fattori e WordPress non è di per sé penalizzante.
Negli ultimi anni anzi, con il progredire delle versioni, il team di WordPress ha preso molto a cuore l’iniziativa Core Web Vitals di Google.
Il team appositamente dedicato da WordPress alle performance ha dichiarato che, nel 2023, il tasso complessivo di superamento di test basati su metriche Core Web Vitals, su tutti i siti WordPress, è migliorato dal 28,31% al 36,44% (+8,13%) sui dispositivi mobili e dal 32,55% al 40,80% (+ 8,25%) su dispositivi desktop
Per fare un esempio concreto, il solo passaggio dalla versione 6.3.2 di WordPress alla versione 6.4 permette un miglioramento del server response time del 4%.
Data l’enorme diffusione di WordPress questi miglioramenti hanno portato ad un aumento visibile dei tassi di superamento dei test CWV anche per l'intero web.

4. È vero che WordPress è molto semplice e chiunque può realizzare un sito utilizzandolo?

Sì e no.
È sicuramente vero che la parte redazionale di WordPress, specialmente con l’avvento della nuova versione dell’interfaccia basata su blocchi, consente il caricamento di contenuti con estrema semplicità, permettendo anche a chi non è uno sviluppatore di agire in sicurezza sul proprio sito web.
Questo può essere un grande vantaggio per i clienti, i cui reparti marketing possono agire all’occorrenza con tempestività, direttamente, ogni volta che lo desiderano.

gif funzionamento wordpress

WordPress non è tuttavia solo contenuti redazionali.
Per andare incontro alle esigenze dei clienti è spesso necessario costruire temi custom, su grafica dedicata, scrivere plugin specifici non disponibili in commercio, oppure fornire dati in modalità headless a frontend avanzati, in angular o react, o ancora dialogare tramite api con app mobile. 
Tutti scenari sempre più frequenti e che richiedono ovviamente un team di sviluppo qualificato, esperto in diverse tecnologie e provvisto della necessaria esperienza, del resto "Code is Poetry" è il motto della piattaforma.

5. Ok ma alla fine puoi farci solo piccoli blog e siti vetrina, no?

No, con WordPress si può fare davvero di tutto.
Basta scorrere lo showcase presente sul sito per farsi un’idea.

Dalla NASA all’Università di Harvard, da Nadal a Usain Bolt, da Rolling Stone al New York Times, dalla Casa Bianca ad Angry Birds, da NGINX a Ubisoft… di tutto davvero.

Qui, oltre che basarmi su dati oggettivi raccolti da fonti affidabili, posso ricorrere anche all’esperienza personale. In NTT DATA, negli anni, il team della practice WordPress delle Digital Experience Platforms ha realizzato le soluzioni basate su WordPress più disparate: portali aziendali B2B e B2C, siti di emittenti satellitari, aree riservate di operatori telefonici, webapp per i siti ad altissimo traffico di programmi tv dal grande successo: di tutto davvero.
In conclusione, la prossima volta che sentirai qualcuno parlare con sufficienza di WordPress, ricordati che sta parlando del CMS con più quota di mercato della Coca-Cola, con un giro d’affari più grande dell’App Store, più sicuro di iOS e capace di rispondere alle esigenze del Presidente degli Stati Uniti. 


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