Come l’intelligenza artificiale sta cambiando il modo di creare contenuti audio
A cura di Enza Scelsi, Consultant e Francesca Formica, Senior Consultant
In questi anni post pandemia si è rafforzato sempre di un mercato, destinato a crescere ancora nei prossimi anni: l’intrattenimento in formato audio. Sono in costante aumento le piattaforme di streaming, le offerte, i format, i prodotti e le realtà interessate a questo nuovo modo di creare contenuti. Alla base della crescita c’è sì la pandemia che ha stravolto molte abitudini delle persone, tra cui i modi di informarsi e cercare contenuti, ma non solo; gioca un ruolo fondamentale la grande velocità con cui si sta sviluppando l’intelligenza artificiale, che sommata alla sempre maggiore qualità degli smartphone ha portato alla ribalta un nuovo modo di intrattenere.
La possibilità di unire contenuti audio con l’intelligenza artificiale ha aperto nuovi mercati che sono destinati a diventare dominanti. Si tratta di un processo evolutivo a cui tutti dovranno adeguarsi e che senza dubbio diventerà basico per la vita di molte persone. L’intelligenza artificiale, perfezionandosi sempre di più, arriverà a creare contenuti che siano “quasi umani”, nell’audio e nella scrittura. Sono già diversi i brand che stanno iniziando a studiare il modo di creare delle pubblicità che abbiano alle spalle quasi unicamente il processo creativo dell’intelligenza artificiale.
I 4 trend audio da tenere d’occhio nel 2023
Le trasformazioni appena descritte stanno dando vita ai trend audio che si affermeranno nel corso del 2023: ecco i 4 principali che segneranno l’anno appena iniziato.
- L’audio al servizio della customer experience
Lo sviluppo delle nuove tecnologie sta già avendo un grosso impatto sulla vita quotidiana delle persone. Per questo molte aziende stanno cercando di creare nuove modalità di rapportarsi con i propri clienti, in modo da avere un’interazione sempre maggiore e soprattutto più efficace. I contenuti audio, infatti, non hanno solo funzionalità di svago o divertimento, ma possono anche essere degli alleati molto efficaci per ingaggiare nuovi pubblici oppure rafforzare la soddisfazione di chi è già cliente. L’intelligenza artificiale, per esempio, può essere sfruttata per i servizi di assistenza clienti: una voce artificiale guida l’utente in attività quotidiane come fare la spesa oppure chiarire dubbi e problemi in tempi brevi. Ci sono già brand che utilizzano il canale audio per fornire ai clienti una migliore customer experience, come Carrefour che usa l’intelligenza artificiale per supportare chi ne ha bisogno al supermercato, oppure BMW, che ha sviluppato contenuti pubblicitari che possono essere fruiti durante la guida. - Monetizzazione: una nuova generazione di creator per l’audio
I contenuti audio attirano e fidelizzano il pubblico, certo, ma sono anche molto utili per generare profitti. Da quando la nostra vita è stata stravolta dalla pandemia, il mercato dei contenuti digitali, come i podcast, ha assunto una velocità di crescita impressionante. Tramite la pubblicazione di contenuti audio tantissimi creator sono riusciti a generare ricavi tramite il merchandising di gadget, oppure attraverso la creazione di community che supportano economicamente i propri idoli in cambio di contenuti extra o riservati. Questi fenomeni hanno avuto un impatto importante anche sulla carriera di molti artisti musicali che, se una volta avevano bisogno di andare in televisione per farsi conoscere e crearsi un pubblico di appassionati, oggi si muovono prima sui social o sulle app di streaming, dove si può formare una fanbase con dinamiche totalmente diverse da quelle tradizionali. Lo stesso vale per i podcaster: è nato così un nuovo mercato, che segue dinamiche e modalità comunicative differenti, ma probabilmente più efficaci di quelle tradizionali.
- Smart Content Production: dalla traduzione alla creazione di contenuti audio originali
L’intelligenza artificiale, per sua natura, nasce per supportare l’uomo e sgravarlo di alcune mansioni. Questo è applicabile a praticamente ogni lavoro, ma nel contesto di creazione di contenuti audio ha un risvolto ancora superiore: l’AI diventa un co-autore dell’uomo. Può essere usata per creare dei podcast, ad esempio, che abbiamo esattamente lo stesso tono e lo stesso stile narrativo di un determinato podcaster, ma completamente artificiali. I possibili risvolti di questa tecnologia sono clamorosi: diventa, d’un tratto, molto semplice tradurre in più lingue lo stesso contenuto senza che né la qualità né la cifra stilistica dell’autore ne risenta. Sono già diversi i casi di content creator che hanno sfondato in mercati diversi da quelli di origine semplicemente facendo tradurre i propri contenuti in un’altra lingua dall’intelligenza artificiale. Questo passaggio, senza il supporto tecnologico, sarebbe impossibile perché nessuno sarebbe in grado di riprodurre quasi alla perfezione il tono di voce di un altro, usando tra l’altro una lingua diversa. Lo stesso concetto viene già applicato alla musica, per esempio: aveva fatto notizia il caso della celebre “Incompiuta” di Beethoven, completata a quasi 200 anni dalla morte del compositore grazie all’applicazione dell’AI. Dopo che l’intelligenza artificiale è stata istruita con tutti gli spartiti dell’artista, ne ha appreso lo stile musicale ed è riuscita a produrre una sinfonia che forse non sarebbe stata scritta da Beethoven nello stesso modo, ma è molto coerente con ciò che ha creato nel corso della sua vita. - Storytelling interattivo: anche i libri hanno una voce
L’ultimo trend riguarda un mercato che è ancora agli albori, ma le cui potenzialità sono già molto chiare. Si tratta dello storytelling interattivo, soprattutto per il mercato dell’editoria per bambini. Si tratta di nuove offerte che, oltre alla lettura del libro, nel classico stile di audiolibro che già tutti conoscono, offre la possibilità di accompagnare l’ascolto con musiche ed effetti sonori specifici, che rendono tutto più interattivo e interessante. Google e Disney, per esempio, hanno già sviluppato un progetto che prevede la possibilità di accompagnare l’ascolto delle storie più amate dai bambini con le colonne sonore dei film Disney e ogni effetto utile a rendere ancora più immersivo l’ascolto. Le applicazioni di questa tecnologia, come potete immaginare, sono quasi infinite, e vanno dalla possibilità di mettere in pausa e riprendere in ogni momento l’ascolto, al fatto di sostituire la voce artificiale con quella di attori o doppiatori famosi, riproducendone accenti e intonazioni.
Tutti questi trend, al momento, hanno valenza soprattutto per il mercato americano, ma è già evidente che anche per l’Italia si tratta solo di una questione di tempo.