Cambiamento Sostenibile: Ruolo di Tiny Habits e Nudging | NTT DATA

mar, 21 novembre 2023

Il cambiamento parte da noi: come Tiny Habits e Nudging possono aiutarci per un cambiamento sostenibile

Tutti parlano di sostenibilità, ma quante persone sono veramente consapevoli degli impatti concreti che i propri comportamenti quotidiani hanno sull'ambiente? Per esempio, basta una conversazione con ChatGPT per consumare una bottiglietta d'acqua da mezzo litro. È quindi necessario impegnarsi a pesare i gesti quotidiani, perché ogni piccolo gesto, moltiplicato su tutta la popolazione, può innescare una vera e propria rivoluzione sostenibile.
Scopri in questo articolo come le ultime teorie di change management sulla psicologia comportamentale possono guidare persone e aziende verso una maggiore consapevolezza e sostenibilità ambientale.

Sostenibilità: una sfida da affrontare fin da ora

A cura di Maria Vittoria Trussoni, Innovation & Advanced Tech Lead e Head of Sustainability & Green Tech, Giulia Pagella, Sustainability & Change Management - Business Analyst Consultant e Laura Bartoli, Executive Manager e Focal Point del team di Change Management di NTT DATA Italia

Il nostro pianeta affronta sfide senza precedenti: dal cambiamento climatico e perdita di biodiversità all'inequità sociale. La necessità di uno sviluppo sostenibile non è mai stata così urgente. Lo sviluppo sostenibile rappresenta un approccio olistico alla crescita, che bilancia le esigenze del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie necessità. È una mappa per creare un mondo armonioso, fatta di principi che ci guidano verso un futuro in cui persone, pianeta e prosperità coesistono in modo sostenibile.
Trattando il tema della sostenibilità, emerge spesso la domanda: chi dovrebbe iniziare questo cambiamento? L’onere di iniziare ricade sui governi, sulle aziende o sui singoli individui? Questi tre livelli non vanno però osservati come compartimenti stagni, ma è invece necessario un approccio olistico al cambiamento, tenendo a mente le tante sfaccettature e interconnessioni del tema. 
La visione presentata in questo articolo pone l’individuo al centro, come fulcro per affrontare il cambiamento. 
È fondamentale non sottovalutare l’impatto che le nostre scelte quotidiane e il nostro stile di vita hanno sull’ambiente. Durante la nostra vita, prendiamo centinaia di migliaia di decisioni, che hanno un impatto profondo sul nostro pianeta: si stima che il nostro stile di vita sia responsabile di circa due terzi delle emissioni globali. 
La domanda di risorse naturali è al massimo storico e continua a crescere, e per mantenere il nostro stile di vita attuale stiamo consumando l’equivalente di 1.6 Terre, rendendo così il nostro attuale modo di vivere insostenibile. Il livello di consumo e di impatto è inoltre non equamente distribuito: le 20 principali economie (G20) contribuiscono al 78% delle emissioni globali di gas serra, e le emissioni dell’1% più ricco della popolazione globale sono superiori alle emissioni del 50% più povero.

In gran parte dell’Occidente è scontato avere costante accesso alle risorse, come cibo, acqua ed elettricità, e la quantità di materie prime necessarie per soddisfare i nostri bisogni è più di 10 volte superiore rispetto ai Paesi a basso reddito. Questa eccessiva domanda e la disparità nella distribuzione delle risorse sono evidenti anche in settori non primari, come l'industria della moda, che annualmente consuma 93 miliardi di metri cubi d'acqua, una quantità sufficiente a coprire le necessità idriche di cinque milioni di persone. Oltre a considerare la quantità di risorse consumate, è rilevante anche considerare la cura e attenzione adottata: sempre per quanto concerne l’industria della moda, negli ultimi 15 anni la produzione di abbigliamento è raddoppiata, mentre il numero di volte in cui un capo viene indossato prima di essere gettato è diminuito del 36%.
Prendiamo poi in considerazione il consumo di carne e latticini, che forniscono solo il 18% delle calorie consumate, ma utilizzano l'83% delle terre coltivabili globali e sono responsabili del 60% delle emissioni di gas serra dell'agricoltura. Questo dato fornisce l’idea sull’impatto che può avere fare una transizione verso una dieta che prende in considerazione il livello di sostenibilità dei prodotti che consumiamo.
Questi dati sono solo la punta dell’iceberg che rappresenta gli enormi impatti che il nostro stile di vita ha sul pianeta, ma hanno la funzione di mostrare come noi individui siamo più responsabili della situazione ambientale di quanto normalmente si pensi. Allo stesso tempo, questo implica che gli individui hanno molto spazio e potenziale per portare un cambiamento significativo nell’uso delle risorse e per guidare la transizione verde. 
È anche importante tenere in considerazione come l’individuo impatti trasversalmente gli altri due livelli, da un lato influenzando il mercato con i propri bisogni e con i propri acquisti, dall’altro determinando le priorità dei governi attraverso il proprio voto. Infine, è importante non eccedere nella depersonalizzazione dei grandi stakeholder e attori di rilievo. Infatti, raramente le persone esistono isolate e sono classificabili meramente come individui, ma sono spesso anche dipendenti di aziende, imprenditori, o parte del settore pubblico. Gli individui, se dotati di sensibilità ambientale, possono farsi portatori del cambiamento utilizzando strumenti più grandi di loro. 

Change Management a partire dai comportamenti: un’evoluzione culturale necessaria

Abbiamo visto come sia facile sottovalutare l'importanza delle nostre azioni quotidiane, ma la verità è che ogni scelta che facciamo invia un messaggio potente al mondo. I nostri comportamenti collettivi detengono la chiave per affrontare questioni globali urgenti come il cambiamento climatico, l'esaurimento delle risorse e il degrado ambientale. L'interconnessione delle nostre scelte crea una rete che influenza ecosistemi, economie e il benessere complessivo.
Il nostro passaggio collettivo verso uno stile di vita sostenibile scatena un’evoluzione culturale. Sfida le norme sociali e ispira le comunità ad adottare pratiche che mettano il benessere del pianeta al primo posto. Man mano che la consapevolezza cresce e la sostenibilità diventa un ethos condiviso, l'impatto dei comportamenti individuali si amplifica, creando un effetto domino che va oltre i confini e le culture. In questo modo, il semplice atto di scegliere la sostenibilità nella nostra vita quotidiana diventa un catalizzatore per un movimento globale verso un'esistenza più armoniosa e bilanciata. È il momento giusto per un cambiamento di paradigma, in cui il riconoscimento dell'immensa influenza dei nostri comportamenti diventa la forza trainante di un impegno collettivo per lo sviluppo sostenibile.

Perché anche per le aziende è importante essere sostenibili a partire dai comportamenti

Gli individui sono i mattoni fondamentali delle organizzazioni e, come tali, l'impatto delle scelte personali si estende ben oltre le singole vite. Le aziende e le istituzioni sono composte da persone, ognuna con i propri valori, credenze e comportamenti. Riconoscere questa connessione intrinseca è fondamentale, poiché sottolinea il potenziale trasformativo del cambiamento individuale nel contesto di entità più ampie. Quando gli individui all'interno di un'organizzazione abbracciano pratiche sostenibili nella loro vita personale, spesso si estende al loro ethos professionale. La mentalità collettiva di un'azienda è plasmata dai valori personali dei propri dipendenti. Con il passare del tempo, se più individui all'interno di un'organizzazione adottano abitudini ambientalmente consapevoli, vi sono le potenzialità per l’azienda di affrontare il cambiamento e realizzare i propri obiettivi di sostenibilità

Tiny Habits e Nudging: due potenti alleati del change management per modificare le abitudini

Addentrandoci nell'intricato mondo del cambiamento comportamentale, esploriamo due metodologie potenti: Tiny Habits e Nudging. Vedremo che entrambe poggiano sul principio che piccoli cambiamenti consistenti possono produrre risultati significativi. Comprendendo la meccanica della formazione delle abitudini e sfruttando leggere spinte, i comportamenti sostenibili possono radicarsi nella nostra vita quotidiana.

La teoria delle Tiny Habits: costruire un cambiamento sostenibile mattone dopo mattone

Il concetto di Tiny Habits, ideato dallo scienziato comportamentale BJ Fogg, ruota attorno all'idea che apportare piccoli e gestibili cambiamenti alle nostre routine può portare a un cambiamento comportamentale duraturo. Al suo nucleo, Tiny Habits sfrutta la psicologia della formazione delle abitudini, enfatizzando l'importanza di semplicità e coerenza nella creazione di nuovi comportamenti. Invece di tentare sovvertimenti drastici, questo approccio incoraggia gli individui a iniziare con azioni così piccole da sembrare insignificanti. Questo permette di ridurre la barriera psicologica associata al cambiamento, minimizzando lo sforzo percepito e la resistenza, aumentando così le probabilità di successo a lungo termine.
Nel contesto della sostenibilità, questo si può tradurre in qualcosa di semplice come spegnere le luci quando si esce da una stanza o ridurre il consumo di plastica monouso utilizzando una borraccia. Inoltre, proviamo a considerare l'impatto ambientale di scegliere in modo consistente un pasto a base vegetale una volta alla settimana o optare per i mezzi pubblici invece dei veicoli personali per brevi distanze: questi piccoli aggiustamenti, quando radicati nella vita quotidiana, contribuiscono a una riduzione sostanziale della nostra carbon footprint.
Secondo la teoria di BJ Fogg, questi piccoli comportamenti verranno agiti quando raggiungono un buon equilibrio tra motivazione e semplicità, e vengono attivati da un trigger. In altre parole, se si è estremamente motivati a mettere in atto un’azione, questa verrà messa in campo anche se è difficile. Al contrario, se la motivazione è poca, avrà più probabilità di essere messa in azione se è semplice. L’ultimo elemento è poi il trigger, l’attivatore, che ricorda che quell’azione deve essere messa in atto ora. Per avviare un cambiamento culturale l’approccio suggerisce dunque di partire dallo studio dei comportamenti, ridurli fino a renderli molto specifici, analizzare la motivazione, la semplicità e il trigger associato ad ognuno di essi ed agire su una o più di queste 3 leve per disegnare un contesto che aumenti la probabilità che il comportamento desiderato venga attivato, in attesa che diventi abitudine, e che si propaghi nell’organizzazione.
Queste azioni apparentemente minori, quando ripetute in modo coerente, fungono infatti da mattoni fondamentali per cambiamenti più significativi nel tempo, rendendo così l’adozione di uno stile di vita più green un obiettivo raggiungibile per tutti. Man mano che gli individui ottengono successi con piccoli cambiamenti, spesso si sentono motivati a affrontare sfide più sostanziali. Questo effetto a cascata non solo è potente ma si allinea anche alla filosofia che vivere in modo sostenibile non è un impegno tutto o niente, ma un percorso di miglioramento continuo.

L'arte del Nudging: piccoli incoraggiamenti per modellare scelte sostenibili

Continuando la nostra esplorazione del cambiamento comportamentale, rivolgiamo la nostra attenzione al concetto di Nudging. Si tratta di una strategia psicologica che coinvolge la guida sottile delle persone verso decisioni positive senza limitare la loro libertà di scelta. Popolarizzato dal premio Nobel Richard Thaler e dallo studioso di legge Cass Sunstein, questo approccio sfrutta l'idea che il modo in cui le scelte vengono presentate e il contesto disegnato può influenzare significativamente il processo decisionale.
Il Nudging si basa sul principio che gli esseri umani sono prevedibilmente irrazionali. Il Nudging, inteso come interventi sottili o "spinte", ha il potenziale di incoraggiare gli individui a fare scelte nel loro miglior interesse e in linea con obiettivi sociali più ampi. Questi interventi sono progettati per essere non invasivi, mantenendo la libertà di scelta mentre indirizzano dolcemente il comportamento nella direzione desiderata (per un approfondimento su questo tema, leggi l’articolo dedicato qui).

Nudging fisico vs. Nudging digitale: guidare le scelte anche attraverso la tecnologia

Il Nudging può manifestarsi sia nel mondo fisico che in quello digitale, ognuno sfruttando strategie distinte. Le spinte fisiche sono segnali tangibili nel mondo reale che influenzano il comportamento. Pensiamo al posizionamento di opzioni alimentari più salutari all'altezza degli occhi in una mensa, che incoraggia scelte dietetiche migliori. D'altro canto, il nudging digitale utilizza la tecnologia e le piattaforme online per guidare le decisioni. Un esempio potrebbe essere impostare le opzioni predefinite della stampante su fronte-retro, incoraggiando sottilmente la riduzione del consumo di carta.
Il nudging ha quindi il potenziale di essere uno strumento potente per indirizzare gli individui verso decisioni sostenibili. Le spinte fisiche potrebbero includere il posizionamento strategico di contenitori per il riciclo in aree facilmente accessibili o la progettazione di spazi pubblici per incoraggiare spostarsi a piedi o in bicicletta. Le spinte digitali, d'altra parte, potrebbero coinvolgere suggerimenti personalizzati su siti di acquisto o app che evidenziano l'impatto ambientale di diverse scelte di prodotti.

Adottare comportamenti sostenibili, in pratica: come stiamo affrontando la sfida in NTT DATA

NTT DATA ha intrapreso un percorso articolato e coerente verso la sostenibilità adottando un approccio multifattoriale per promuovere comportamenti sostenibili tra i suoi dipendenti. Questa strategia articolata e sinergica di change management riflette l'impegno nel favorire una cultura di consapevolezza ambientale tra i dipendenti, perché ogni piccolo gesto può fare la differenza: se ogni dipendente di NTT DATA Italia si impegnasse a eliminare il consumo di bottigliette di plastica monouso, per esempio, ciò comporterebbe un risparmio di quasi 400 tonnellate di CO2e all’anno, l’equivalente della combustione di circa 150.000 litri di benzina. 

Riconoscendo il ruolo cruciale delle azioni individuali nel raggiungere obbiettivi di sostenibilità più ampi, l'azienda ha abbracciato strategicamente il concetto di nudging, utilizzando sia interventi fisici che digitali, ad integrazione delle altre leve di cambiamento culturale più classiche (comunicazione, formazione, ingaggio, attivazione leadership)
Un’azione intrapresa in questo senso riguarda il lavoro attualmente in corso per ultimare lo sviluppo di un assistente digitale progettato per integrarsi nelle routine quotidiane dei dipendenti. Questa innovazione di NudgeTech fungerebbe da guida personalizzata, offrendo suggerimenti tempestivi adattati alle esigenze e alle abitudini individuali. Ad esempio, alla fine della giornata lavorativa, l'assistente digitale potrebbe inviare un promemoria incoraggiando i dipendenti a spegnere i computer e staccare la spina, riducendo il consumo di energia e le emissioni.
L'assistente NudgeTech va oltre i semplici promemoria di routine, coinvolgendo attivamente i dipendenti in decisioni ponderate. Ad esempio, quando un utente sta per inviare una mail di massa con allegati pesanti, l'assistente interviene con una spinta delicata, evidenziando l'impatto ambientale di tali azioni. Incoraggia l'individuo a considerare alternative, come condividere un link al documento anziché gravare sui server e contribuire a un'impronta digitale più sostenibile.
Un’altra iniziativa, adottata negli uffici di Milano e Roma, riguarda l’adozione di nudge fisici per incoraggiare comportamenti sostenibili tra i dipendenti. Segnali prominenti strategicamente posizionati in aree ad alto traffico trasmettono messaggi progettati per incoraggiare scelte green. Un esempio di segnale recita, "burn calories, not electicity. take the stairs!", promuovendo l'uso delle scale invece degli ascensori. Questa spinta non solo incoraggia uno stile di vita più sano ma sottolinea anche l'impatto ambientale delle scelte quotidiane apparentemente insignificanti.
L'obiettivo e l’effetto di questo intervento è duplice. In primo luogo, mira a incentivare comportamenti più sostenibili sul luogo di lavoro, allineando le azioni individuali all'impegno dell'azienda per la responsabilità ambientale. In secondo luogo, evidenziano l'ampio impatto di decisioni apparentemente piccole, promuovendo una maggiore consapevolezza della rilevanza delle scelte quotidiane.
L'adozione da parte di NTT DATA del nudging si allinea a una strategia più ampia di crescita sostenibile. Queste iniziative consentono di guidare il comportamento dei dipendenti senza ricorrere a misure restrittive. Questo approccio riflette un impegno nel permettere agli individui di fare scelte consapevoli contribuendo contemporaneamente agli obiettivi di sostenibilità complessivi dell'azienda.

L’importanza di un approccio coerente di change management verso comportamenti sostenibili

Esplorando l'ampio panorama di strumenti e metodologie disponibili per promuovere la sostenibilità, diventa evidente che, sebbene siano implementabili numerose strategie e iniziative, il punto cruciale risiede nella creazione di un percorso coerente e coeso di change management. Per riuscire ad avere successo in questa transizione è necessaria una riflessione attenta, in cui ogni componente si allinea con gli obiettivi generali. Senza dubbio, la tecnologia emerge come un abilitatore fondamentale in questa trasformazione, agendo come catalizzatore di cambiamento e progresso, ma non è tutto. 
All'interno della nostra organizzazione, si è intrapreso questo percorso adottando un approccio unificato e integrato. Nel percorrere il complesso scenario dello sviluppo sostenibile, sono state identificate non solo sfide, ma anche soluzioni tangibili e coerenti che collegano i mondi della sostenibilità, della tecnologia e del change management. È essenziale riconoscere che la sostenibilità non è una semplice aggiunta, ma una filosofia profondamente radicata, intrecciata nella realtà quotidiana e nella visione d’insieme.
Infine, sottolineiamo l'importanza di promuovere un dialogo continuo e inclusivo in tutte le iniziative. Sostenere un cambiamento significativo richiede una comprensione condivisa di valori e direzione. Incoraggiando discussioni diffuse, si garantisce che la strada verso la sostenibilità sia percorsa collettivamente, promuovendo e amplificando l'impatto della nostra visione condivisa.
Quindi per concludere è essenziale fare due domande per riflettere su cosa possiamo fare a partire da oggi:
Cosa farai tu di diverso a partire da domani? 
Allo stesso tempo, cosa dovremmo fare noi come azienda in modo diverso a partire da domani per essere più sostenibili e accompagnare i nostri dipendenti e clienti in questo percorso? 


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