Cosa significa e come nasce il concetto di nudge: il contributo di Richard Thaler e l'Economia Comportamentale
A cura di Laura Bartoli, Executive Manager e Focal point del team di Change Management di NTT DATA Italia e Angela Gesa, Business & Digital Advisor Associate Manager
Il concetto di nudge trae ispirazione dalle teorie dell'Economia Comportamentale, sviluppate da Richard Thaler, economista vincitore del Premio Nobel per l'economia nel 2017.
Secondo questa teoria, i comportamenti umani sono influenzati solo marginalmente da scelte razionali. Al contrario, gli esseri umani spesso prendono decisioni irrazionali o subottimali a causa di bias cognitivi o di abitudini consolidate.
Questo concetto rappresenta una novità significativa rispetto ai modelli economici e di gestione del cambiamento, che tradizionalmente consideravano gli individui come soggetti da persuadere e formare razionalmente, basandosi su analisi di costi - benefici.
Quando l'approccio puramente razionale dimostra la sua inefficacia, come possiamo allora influenzare i comportamenti delle persone?
La risposta a questa domanda introduce il concetto di nudge, un termine che significa letteralmente "spinta gentile". In sintesi, il nudge rappresenta un incoraggiamento indiretto volto a influenzare il comportamento delle persone in modo positivo, senza imporre regole o ricorrere a sanzioni. Questo concetto rappresenta un potente alleato nella gestione del cambiamento organizzativo e non solo.
Per illustrare meglio il concetto di nudge, ecco un simpatico esempio: l'aeroporto di Amsterdam ha efficacemente ridotto i costi di pulizia dei bagni maschili disegnando immagini di mosche negli urinatoi. Questo ha incoraggiato gli uomini a puntare le mosche durante l'uso, mantenendo i bagni più puliti e riducendo la sporcizia dell'80%. In questo caso, una piccola spinta gentile ha prodotto un impatto molto più significativo rispetto a una serie di motivazioni razionali.
Come la tecnologia può supportare e amplificare tutto questo?
Secondo Gartner, una delle tecnologie destinate a diffondersi ampiamente nei prossimi anni è il Nudge Tech. Questo approccio sfrutta la tecnologia per suggerire e consigliare ai lavoratori comportamenti specifici, presentandoli non come obblighi, ma come scelte vantaggiose e ragionevoli. Inoltre, fornisce stimoli in modo contestuale, ovvero proprio nel momento in cui le persone stanno compiendo la loro scelta di agire.
Un esempio concreto di come il Nudge Tech possa fare la differenza è il suo utilizzo tramite prompt sui PC. Immaginate di essere sul punto di spegnere il vostro computer; all'improvviso, compare un messaggio che vi incoraggia a spegnere il PC invece di metterlo in standby, evidenziando i vantaggi in termini energetici di questa scelta. Allo stesso modo, mentre state inviando un'email, potrebbe suggerirvi di evitare di allegare file pesanti e invece di optare per il cloud.
Queste "spinte gentili" sono contestuali e cercano di intercettare il momento in cui una decisione viene presa, rendendo il comportamento desiderato facile da seguire e spiegando gli impatti delle azioni agite.
L'evoluzione della gestione del cambiamento: da persuasione a incoraggiamento
In linea con le teorie di Thaler, le organizzazioni stanno ridefinendo la loro strategia di gestione del cambiamento. Si sta abbandonando l'approccio basato esclusivamente sulla razionalità, che cerca di persuadere i dipendenti ad adottare determinati comportamenti attraverso programmi formativi e comunicazioni razionali. Spesso, la mera consapevolezza non basta per generare un'effettiva adesione alle politiche aziendali.
La nuova sfida per le organizzazioni è creare un contesto in cui le scelte ottimali siano anche le più semplici da intraprendere, intecettando anche tramite la tecnologia il momento in cui le scelte sono prese per rompere l’automatismo delle abitudini e dare un spinta al cambiamento.
Come la tecnologià segnerà il futuro del nudge
Con lo sviluppo tecnologico in corso, è possibile che queste tecniche diventino sempre più interattive. Potrebbero nascere assistenti virtuali in grado di dialogare con i dipendenti, non solo suggerendo in modo contestuale le scelte per ridurre al minimo i bias cognitivi, ma anche fornendo spiegazioni e risposte. Il Nudge Tech integrato con l’Internet of Behavior (IoB) potrebbe davvero ridefinire il paradigma della gestione del cambiamento.
La tecnologia, come sempre, può fare la differenza, ma solo se sostenuta da approcci e metodologie strutturate di gestione del cambiamento.