Agilità nello Sviluppo di Prodotti | NTT DATA

mar, 05 settembre 2023

Sviluppare un prodotto come se fosse un software: perché l’agilità non è più un’opzione

Il concetto di agile, nato nel mondo dello sviluppo software, si sta diffondendo anche nelle aziende di prodotto, per aiutarle a far fronte a un mercato in continua evoluzione. Scopri in questo articolo come il framework SAFe aiuta le aziende a essere pronte al cambiamento.

Come l’agilità cambia il modo di operare delle aziende

A cura di Michele Lanzinger, SAFe Strategic Advisor presso Scaled Agile e Carmine Paragano, Head of the Enterprise Agility & Program Governance di NTT DATA

Per rimanere competitive sul mercato, le aziende investono nell’innovazione, ma avere un prodotto innovativo non è più abbastanza per sbaragliare la concorrenza: oggi, è ancora più importante che il processo innovativo sia supportato da un cambio strutturale e organizzativo orientato a una maggiore flessibilità. Senza questo aspetto, infatti, anche la realizzazione di prodotti innovativi può essere rallentata, o meno vicina alle esigenze reali dei clienti. Inoltre, il contesto in cui oggi le aziende si trovano a competere è estremamente complesso e in continua evoluzione, e ciò rende un approccio adattivo e agile ancora più indispensabile. Software e nuove tecnologie come l’intelligenza artificiale stanno diventando parte integrante di molti prodotti industriali, e ciò sta rendendo necessaria una reattività maggiore rispetto al passato, che permetta alle aziende di cambiare rotta in un arco di settimane, non di mesi o anni come accade tradizionalmente. Per questo motivo, ora sta arrivando anche nel mondo industriale un concetto che si è già affermato in ambito software e che caratterizzerà il futuro prossimo del mondo del prodotto: l’agilità. 

Il framework SAFe: lo sviluppo di un prodotto diventa agile come quello di un software

La tecnologia evolve ad un ritmo sempre più spedito e ciò significa che anche il percorso di innovazione tecnologica è molto accelerato rispetto al passato, e quindi molto più complesso da gestire senza le necessarie accortezze in termini di agilità. In alcuni settori, come l’automotive per esempio, non è necessario solamente essere più veloci a portare i prodotti sul mercato, ma anche fare in modo che l’esperienza associata al prodotto sia aggiornabile nel tempo, in modo che quet’ultimo non diventi obsoleto dopo qualche mese. Le aziende quindi devono essere in grado di cambiare completamente strategia in poco tempo: ciò si traduce in un cambiamento organizzativo e di mindset, prima ancora che tecnologico. Il prodotto è diventato servizio, con il nome di servitization. Il prodotto evolve velocemente con aggiornamenti direttamente “over the air”, in tempo reale e con un costo minimo.
Basti pensare alle nostre automobili, con un restiling ogni uno/due anni, che impone anche una revisione dell’intero processo produttivo, ed aggiornamenti software in tempo reale, grazie ai sistemi di diagnostica a bordo.

Lo Scaled Agile Framework (SAFe) è nato proprio per abilitare questo tipo di agilità nella gestione del cambiamento, perché permette di gestire le attività legate a iniziative complesse, a cui collaborano diversi team, promuovendo una comunicazione fluida e un costante allineamento tra i diversi ruoli coinvolti, che permettono di arrivare più rapidamente all’obiettivo. Il framework SAFe non è semplicemente un insieme di meccanismi da applicare, ma propone un vero e proprio cambio di mindset nella gestione dell’organizzazione aziendale e dei processi decisionali. Mentre in passato il mercato era più lento e il tempo richiesto per passare attraverso tutti i livelli coinvolti in una decisione non incideva sul successo di un prodotto o servizio, oggi è necessario un approccio più adattivo, che permetta di cambiare direzione anche durante le fasi di sviluppo, in base a come si evolvono le necessità dei clienti. Perché un’azienda possa beneficiare al massimo da questo tipo di approccio, non basta adottarlo per delle singole iniziative, ma è necessaria una vera e propria trasformazione del modo di operare dell’organizzazione, in modo da toccare tutti i processi coinvolti, dall’idea per un nuovo prodotto, fino al suo arrivo sul mercato, e alla successiva evoluzione. Riuscire ad avviare un percorso di trasformazione che coinvolga tutti o la maggior parte dei processi è una delle principali difficoltà per le aziende, in cui spesso le diverse aree operano separatamente le une dalle altre. Essere in grado di riconfigurare velocemente strategie, processi e modelli di business per cogliere opportunità e produrre maggiore valore attraverso l’innovazione permette alle aziende di raggiungere la vera business agility, come mostra lo schema sottostante.
Serve quindi un’organizzazione basata sul prodotto ed in grado di fornire servizi in maniera continua, evolvendoli in accordo con i cambiamenti del contesto. Si passa quindi ad una logica organizzativa basata sui Value Stream, flussi di valore.

Rappresentazione grafica del Business Agility Value Stream

 Anche se ogni settore produttivo ha le sue specificità, il mondo del prodotto sta iniziando ad adottare logiche sempre più vicine a quelle della realizzazione software: si passa dall’arrivare velocemente a un prototipo per sperimentare la risposta del mercato prima di fare investimenti importanti e capire rapidamente se vale la pena lavorare su ulteriori sviluppi oppure come cambiare per adattarsi, il tutto in tempi decisamente più rapidi rispetto a quanto avviene tradizionalmente.

SAFe: l’agilità non è solo per grandi aziende

Si potrebbe pensare che questo tipo di approccio sia dedicato in particolare ad aziende di grandi dimensioni, ma non è del tutto vero. Sicuramente un percorso di trasformazione di questo tipo per un’azienda strutturata e con molti dipendenti porta con sé una complessità non banale da gestire, oltre a costituire un impatto importante sul suo modo di operare.
Le startup, per esempio, hanno già un mindset molto vicino a quello che il framework SAFe cerca di diffondere, nascendo attorno ad un prodotto o servizio, e vedono in questo nuovo modo di collaborare tra i diversi reparti aziendali un un perfetto strumento di di allineamento, con il vantaggio di avere cicli di feedback molto corti.

Come il concetto di agile, nato nel mondo dello sviluppo software, si sta diffondendo anche nelle aziende di prodotto

Per stare al passo in un mercato che cambia sempre più velocemente in realtà, questo tipo di trasformazioni è una necessità che le aziende non possono più ignorare, indipendentemente dalla dimensione, o dal prodotto che attualmente vendono sul mercato. Anche realtà piccole, infatti, devono abbracciare il cambiamento perché anche se oggi hanno un prodotto di successo, solo continuando ad ascoltare cosa chiede il mercato possono far evolvere la propria offerta secondo i nuovi bisogni che emergono e le nuove tecnologie. 
Il rischio a cui vanno incontro le aziende poco inclini al cambiamento, infatti,  è di non riuscire ad adattarsi in tempo e perdere competitività: per stare al passo non basta comprare un nuovo software o implementare una tecnologia, ma va promossa una trasformazione organizzativa molto più ampia che permetta di avere la flessibilità di cambiare strategia pur continuando a creare valore per i clienti. 
Il cambiamento, quindi, non è più un’opzione: comprendere questo vuol dire già fare un passo importante verso il futuro. 

La collaborazione tra NTT DATA, uno dei più grandi player tecnologici, e SAI, titolare del framework SAFe, è in grado di supportare le aziende  di ogni dimensione nella propria trasformazione, per poter cogliere al massimo i vantaggi di un’organizzazione orientata alla Business Agility.


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