A cura di Stefano Mantegazza, Head of Manufacturing & Retail
L’impatto dell’emergenza sanitaria Covid-19 sull’economia del nostro Paese ha profondamente influenzato modelli operativi e priorità d’investimento delle aziende italiane. Il settore manifatturiero risulta essere tra i comparti maggiormente colpiti dalle conseguenze economiche negative della pandemia: nei due mesi di lockdown (marzo e aprile) la produzione è diminuita mediamente di oltre il 40% , anche se con un profilo fortemente disomogeneo a livello settoriale, con le industrie tessili, dell’abbigliamento, di pelli e accessori che hanno sperimentato il calo più drastico del comparto. Particolarmente colpito dall’emergenza Covid-19 è stato anche il settore automotive, che durante il lockdown ha chiuso stabilimenti produttivi e concessionarie, generando un calo delle immatricolazioni che in Italia ha toccato quota -85% rispetto al 2019.
Nonostante un recupero dei livelli produttivi successivo alla fase di ripartenza, lo scorso autunno il settore è tornato nuovamente in sofferenza, in linea con l’aumento dei contagi a livello globale e con l’introduzione di nuove misure restrittive. In uno scenario di crisi globale, il ruolo del digitale si è rivelato fondamentale per far fronte all’emergenza. Mai come in questo momento, la capacità di innovazione delle imprese del settore manifatturiero e l’adozione delle tecnologie digitali abilitanti la fabbrica 4.0, a supporto di tutta la filiera - dall’ideazione, alla produzione, alla distribuzione e commercializzazione dei prodotti - diventeranno strategici non solo per la ripartenza, ma per la sopravvivenza stessa di tutto il sistema.
Se osserviamo i dati di mercato, il 2020 è stato un anno negativo per la spesa digitale delle industrie: secondo le stime di NetConsulting cube, lo scorso anno il mercato digitale del settore manifatturiero in Italia ha raggiunto un valore di oltre 7,6 miliardi di euro, registrando un calo dell’8,1% sull’anno precedente. Il valore della spesa digitale generata dai progetti Industria 4.0 è stato di 2.946 milioni di euro, evidenziando un trend negativo più contenuto (-2,9%).
Per il 2021 ci si attende una ripresa della spesa in innovazione digitale, con una crescita a doppia cifra (+11,9%), anche sulla spinta del Piano Transizione 4.0, il nuovo piano di incentivi del Governo da 24 miliardi di euro finalizzato a sostenere la trasformazione tecnologica e digitale delle imprese, dando una maggiore attenzione all’innovazione, all’eco-sostenibilità ed agli investimenti green.
A seguito delle misure governative imposte per fronteggiare l’emergenza pandemica, alcune tecnologie hanno contribuito più di altre al sostentamento delle attività. Le prime sfide per le aziende si sono presentate nei confronti della forza lavoro, dei partner e dei clienti. Le Supply Chain saranno sempre più resilienti, flessibili e sicure. Industria 4.0 diventerà il paradigma della manifattura del futuro: grazie alle tecnologie digitali, le imprese manifatturiere saranno capaci di una maggiore interconnessione e cooperazione tra le proprie risorse (asset fisici, persone e informazioni, sia interne alla fabbrica sia distribuite lungo la value chain), e ciò cambierà in modo drastico la loro efficienza e la loro competitività.
Quali saranno dunque gli ambiti tecnologici prioritari di investimento nelle agende dei CIO del settore per il 2021?
Da un’indagine di NetConsulting cube che analizza i driver tecnologici di spesa delle aziende del comparto, le tecnologie principali indirizzate nel prossimo futuro saranno:
• Edge Computing: le aziende stanno mettendo in campo progetti con l’obiettivo di rafforzare il mondo IoT ed Internet Industrial, portando l’intelligenza e la capacità elaborativa sul campo o sul prodotto connesso, con l’obiettivo di ricevere o fornire risposte tempestive.
• Cyber e OT Security: dopo l’aumento degli attacchi informatici durante il periodo Covid-19, è aumentata la consapevolezza tra le aziende dell’importanza di proteggere non solo i dati e il patrimonio aziendale, ma anche l’ambiente OT (Operation Technology), in una fase in cui sempre più i collegamenti agli endpoint aziendali avvengono da remoto.
• Smart Working: con un’accelerazione imposta dalla pandemia, le aziende stanno ripensando -anche in ambito industriale - l’organizzazione del lavoro grazie a tecnologie per lo smart worker che consentono, da un lato, di abilitare la collaboration nelle attività di progettazione (es. PLM collaborativo) e, dall’altro, potrebbero ottimizzare anche le attività di produzione con macchinari che ormai sono monitorabili e gestibili da remoto.
• AI/Advanced Analytics: si osserva un forte incremento dei progetti riguardanti l’Intelligenza Artificiale e gli Analytics, relativi principalmente all’introduzione di RPA, all’utilizzo di algoritmi e di piattaforme di machine learning e alla realizzazione di data lake.
• Blockchain: questa tecnologia giocherà un ruolo fondamentale nella certificazione della supply chain e nella tracciabilità dei prodotti lungo tutta la filiera, dalla provenienza delle materie prime fino ai prodotti finali.
• Augmented e Virtual Reality: le aziende investiranno con sempre maggiore intensità in tecnologie di simulazione virtuale per le attività di progettazione e nella realtà aumentata applicata alle attività di installazione, post-vendita e operations di produzione.
In questo scenario sfidante per il comparto manifatturiero, NTT DATA si pone come partner ideale delle aziende nel percorso di transizione verso Industria 4.0. Grazie a competenze e soluzioni che indirizzano esigenze e processi di business specifici del settore, NTT DATA è in grado di supportare a 360° le aziende per abilitare in maniera rapida ed efficace la trasformazione digitale e gli investimenti in innovazione.
La proposition di NTT DATA per il settore manifatturiero si articola in tre aree verticali, più una quarta trasversale:
• Corporate IT: supporto al cliente nella gestione corporate del suo IT, indirizzando in particolare i processi delle aree Vendite e Marketing e la gestione dei touch point digitali (progetti su CRM, eCommerce, gestione catalogue online);
• R&D: supporto all’area R&D nel processo di innovazione di prodotto, dalla fase di sviluppo del concept fino all’execution. NTT DATA è in grado di portare valore in quest’ambito, grazie alla capacità di coinvolgere altre strutture nel processo di R&D e nello sviluppo di sistemi embedded in ambito industriale;
• Production: metodologie e strumenti per abilitare prodotti e fabbriche connesse e intelligenti, basati sull’Industrial IoT framework di riferimento di NTT DATA. Inoltre, sono presenti forti competenze di processo e soluzioni in ambito MES e PLM;
• Security: NTT DATA ha una capacità consulenziale riconosciuta sul mercato sull’ambito della Sicurezza, dove mette a disposizione dei clienti un distributed SOC in grado di gestire e prevenire le minacce a livello globale. Nel settore manifatturiero viene indirizzata non solo la sicurezza IT, ma sempre di più anche quella OT per ridurre la vulnerabilità delle operations degli impianti.
Concludendo, per le realtà produttive è il momento di un cambio di passo: occorre spingere il piede sull'acceleratore del digitale. Il perdurare della situazione di emergenza legata alla pandemia Covid-19, obbligherà ad accelerare strategie e progetti di digitalizzazione che solo pochi mesi fa erano in fase sperimentale. Le aziende del settore dovranno rendere l’innovazione tecnologica un investimento a lungo termine, riconoscendone il ruolo fondamentale per il futuro del comparto.