Mercato dei Crediti di Carbonio: Cos'è e Come Funziona | NTT DATA

mar, 14 marzo 2023

Il mercato dei crediti di carbonio: un’opportunità da cogliere per un futuro sostenibile

Quello dei crediti di carbonio è un mercato in forte espansione e diventerà un componente cruciale, insieme alla riduzione delle emissioni di gas serra, per il raggiungimento della carbon neutrality in tutti i settori di business. Scopri di più attraverso il progetto avviato da NTT DATA e Regione Calabria.

Cosa sono i crediti di carbonio?

A cura di Maria Vittoria Trussoni, Head of Sustainability & Green Tech, Antonio Policicchio, Project Team Leader e Giorgio Scarpelli, Chief Technology & Innovation Officer

Crediti di carbonio: due parole che possono essere determinanti per il futuro economico sostenibile di diverse zone del pianeta, anche in Italia. Ma cosa si intende per credito di carbonio? Un credito di carbonio è un’unità di carattere finanziario corrispondente a una tonnellata di diossido di carbonio (CO2, il cui aumento in atmosfera è principalmente di origine antropica) rimosso in maniera permanente dall’atmosfera (carbon offset) o, in alternativa, di cui è stata evitata l’immissione (carbon abatement/elimination). Dopo gli oceani, le foreste sono il secondo più grande assorbitore di CO2 sul pianeta, e, se trasformate in progetti forestali sostenibili e certificati all’interno di standard riconosciuti a livello internazionale, possono generare crediti di carbonio. L'idea alla base del mercato dei crediti di carbonio è quella di creare un incentivo economico per le aziende a ridurre le proprie emissioni di gas serra.

Il mercato dei crediti di carbonio: come funziona

Per raggiungere gli obiettivi di carbon neutrality – cioè quando le emissioni di CO2 sono pari a zero – aziende, organizzazioni, città, regioni e organizzazioni finanziarie sono chiamate ad avviare e potenziare una serie di comportamenti virtuosi che riguardano da un lato la riduzione delle emissioni e, dall’altro la compensazione delle emissioni residue che, ad esempio, anche per la natura stessa di processi produttivi e industriali, non è possibile ridurre ulteriormente.    

In questo contesto, molte aziende hanno dunque la necessità di dimostrare di rientrare in determinati parametri di riduzione e compensazione delle emissioni, stabiliti dalla comunità internazionale. La maggior parte delle compensazioni disponibili oggi sono riduzioni delle emissioni, che sono necessarie ma non sufficienti per raggiungere la carbon neutrality nel lungo periodo. È dunque necessario intervenire con la compensazione, eliminando la CO2 direttamente dall'atmosfera, per garantire la compatibilità con gli obiettivi dell'accordo di Parigi sulla carbon neutrality da raggiungere entro il 2050. È proprio qui che entrano in gioco i crediti di carbonio, che possono essere dunque utilizzati per attivare una serie di meccanismi di compensazione delle emissioni residue. Semplificando, il meccanismo è questo: la riduzione di CO2 che dovrebbe fare l’azienda A, viene fatta da un’altra azienda B, che cede i propri crediti di carbonio in cambio di un pagamento basato sulla quantità di CO2 sottratto dall’atmosfera.  

Per le aziende che non riescono a ridurre oltre un certo limite le proprie emissioni, poter comprare crediti di carbonio ha dunque molto valore, perché potersi presentare con un bilancio di sostenibilità in regola aiuta a sostenere il business e la reputazione. Inoltre, la crescente attenzione verso la sostenibilità sta generando nuovi obblighi per le aziende, e tutto il mercato legato alla carbon neutrality sta vivendo una grossa crescita, e in questo scenario - logicamente - i crediti di carbonio, hanno una grossa fetta di mercato a disposizione e tanti acquirenti potenzialmente interessati. 

Per le aziende che non riescono a ridurre oltre un certo limite le proprie emissioni, l'acquisto di crediti di carbonio può rappresentare un vantaggio competitivo, poiché dimostra un impegno verso la sostenibilità e l'ambiente, e presentare un bilancio di sostenibilità in regola può essere utilizzato anche per sostenere la reputazione dell’azienda e la promozione del proprio marchio. Da un punto di vista economico l'acquisto di crediti di carbonio può essere meno costoso rispetto ad altre opzioni, come l'adozione di tecnologie a basse emissioni di carbonio o la sostituzione dei combustibili fossili con fonti di energia rinnovabile. Considerando anche la crescente attenzione verso la sostenibilità sia da parte dei consumatori, e in risposta dalle aziende, i crediti di carbonio rappresentano un mezzo vincente sotto molteplici aspetti, quali la conservazione della biodiversità, lo sviluppo sostenibile della società, la lotta contro il cambiamento climatico nonché rappresentano una fonte di reddito per gli investitori.

Il mercato dei crediti di carbonio forestale

Nel caso dei crediti di carbonio forestali per essere attivi in questo mercato, non basta possedere un’area forestale: la possibilità di ottenere crediti di carbonio è vincolata allo sviluppo di progetti forestali sostenibili, che attraverso l’applicazione di tecniche di silvicoltura, piuttosto che azioni di afforestamento o riforestazione, aumenti la capacità della foresta di sequestrare CO2 dall’atmosfera rispetto a quanto sta già accadendo nella foresta. Il proponente del progetto forestale deve dimostrare che la riduzione addizionale delle emissioni non sarebbe stata ottenuta senza il progetto stesso. Ed è dunque necessario implementare attività di monitoraggio, reportistica e verifica per garantire la corretta quantificazione dei crediti di carbonio forestali. Solo a queste condizioni è possibile entrare nel mercato e negoziare con gli acquirenti interessati a comprare i crediti.  
Il tasso di assorbimento di CO2 di una foresta dipende da diversi fattori, tra cui il tipo di foresta, la densità del bosco, l'età degli alberi e le condizioni ambientali. Inoltre, la capacità di assorbimento di una foresta può variare nel tempo a seconda di eventuali cambiamenti nelle condizioni ambientali, come la temperatura e la quantità di precipitazioni.  

Per dare qualche numero esemplificativo si stima che un solo ettaro di una foresta nell’Appennino meridionale italiano, con interventi selvicolturali mirati al miglioramento del tasso di assorbimento di carbonio come l'incremento della variabilità strutturale e della biodiversità del bosco, potrebbe generare anche 3 crediti di carbonio per anno. Progetti forestali con estensione di migliaia di ettari hanno dunque la capacità di generare decine di migliaia di crediti da carbonio durante l’arco di vita, che è tipicamente pluridecennale. Dopo gli oceani, infatti, le foreste sono il secondo più grande pozzo di assorbimento del carbonio al mondo: immagazzinano fino a 861 miliardi di tonnellate di carbonio e assorbono quasi un terzo delle emissioni di CO2 di origine antropica ogni anno. 

Il progetto di NTT DATA e Regione Calabria è un primo passo per la riduzione delle emissioni di gas serra

Al momento i prezzi dei crediti di carbonio forestale sono in costante crescita, il mercato sta performando in maniera molto interessante e tutto fa pensare che questo sia solo l’inizio. Diamo qualche numero esemplificativo: un solo ettaro di una foresta nell’Appennino meridionale italiano può assorbire in media 25-30 tonnellate di CO2 per ettaro in un anno; ma semplici interventi forestali come uno sfoltimento o un ringiovanimento delle piante, possono portare un incremento anche del 20% nel tasso di assorbimento del carbonio. Progetti forestali con estensione di migliaia di ettari hanno dunque la capacità di generare decine di migliaia di crediti da carbonio durante l’arco di vita, che è tipicamente pluridecennale. Attualmente, il prezzo di un credito di carbonio nel mercato volontario si aggira intorno ai 20 euro. Vista la crescita del mercato è facile aspettarsi un deciso aumento dei prezzi in Europa - fino a 30-40 euro nel breve termine - e quindi degli ingenti guadagni.   

NTT DATA e la Regione Calabria insieme per la riqualificazione forestale e l’emissione di crediti di carbonio

Un caso concreto che aiuta a comprendere quali siano le potenzialità del mercato arriva dalla collaborazione tra NTT DATA e la Regione Calabria proprio su un progetto riguardante la generazione di crediti di carbonio forestali. NTT DATA ha tra i suoi obiettivi l’utilizzo della tecnologia a sostegno della sostenibilità e sono diversi gli ambiti in cui l’azienda ha avviato progetti e iniziative volti a creare un futuro migliore per le nuove generazioni. La Calabria è la regione ideale per questa sperimentazione perché, con i suoi 650mila ettari di foresta, in Italia ha uno dei più ampi patrimoni forestali in percentuale al territorio. Un patrimonio, tuttavia, a lungo vissuto come un problema e non come una risorsa, a causa della continua necessità di manutenzione che una foresta richiede. Per questo, l’“Azienda Calabria Verde” che ha in gestione il patrimonio forestale regionale, ha avviato la collaborazione con NTT DATA per trovare una soluzione tecnologica che migliorasse la tutela delle foreste e ne supportasse la riqualificazione. Grazie all’applicazione della soluzione CO2Sink realizzata da NTT DATA, è stato possibile iniziare a misurare in maniera accurata lo scambio di CO2 tra vegetazione e atmosfera, incrociando dati satellitari con quelli estratti da sensori a terra. I dati così raccolti costituiscono la base per la stima dei crediti di carbonio che possono essere generati dalle foreste. Il progetto è partito da circa un anno come “pilota”, per consentire lo sviluppo di una base dati sufficiente su una prima area forestale di circa 5.600 ettari. I risultati ottenuti sono stati incoraggianti e rendono questo modello replicabile non solo in altre aree forestali in Calabria, ma in altre regioni con aree forestali estese. 

Come iniziare un progetto di riqualificazione forestale legato ai crediti di carbonio: gli aspetti da considerare

L’intervento umano non può essere casuale ma deve seguire un iter e dei criteri molto precisi perché effettivamente si possa arrivare all’emissione dei crediti di carbonio. Prima bisogna misurare la capacità della foresta di assorbire la CO2, solo a questo punto si possono programmare gli interventi. Il passo successivo è definire come e con quali strumenti sia possibile generare un delta positivo di assorbimento di carbonio e stimare l’addizionalità raggiungibile. In fase realizzativa del progetto, per quantificare e verificare l’effettiva addizionalità e generare dunque crediti di carbonio di alta qualità, bisogna prevedere un sistema di monitoraggio accurato e costante della foresta. Ovviamente, in questo è necessario il supporto della tecnologia, con strumenti come i sensori a terra o le immagini satellitari che, con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, consentono di ottenere tutti i dati necessari con dei costi operativi contenuti anche per estensioni forestali di diverse migliaia di ettari, rendendo così questo tipo di progetti economicamente remunerativi.  

Il mercato dei crediti di carbonio è ancora in evoluzione, ma può diventare un’importante risorsa in chiave sostenibile ed economica, incentivando lo sviluppo di green technologies e la diffusione di pratiche sostenibili, promuovendo così l'innovazione e la transizione verso un'economia a basse emissioni di carbonio.

 

Related Insights

Contattaci ora

Entra in contatto con NTT DATA

Scrivici