Tutto quello che c’è da sapere sullo Spid | NTT DATA

mar, 06 settembre 2022

Tutto quello che c’è da sapere sullo Spid

Lo Spid è un tassello importante della digitalizzazione dei servizi pubblici e consentirà ai cittadini di accedervi in modo sempre più semplice e integrato.

A cura di Domenico Picciano, Head of Public Sector e Carlo Baia, Security

Tra gli obiettivi di un futuro sempre più tecnologico e digitale c’è la completa adozione dell’identità digitale. Il PNRR pone degli obiettivi molto precisi da questo punto di vista: l’Italia vuole diffondere l’identità digitale al 70% della popolazione entro il 2026

Quando parliamo di questo concetto ci riferiamo alla rappresentazione virtuale dell’identità reale di una persona; tradotto: l’insieme di attributi che permettono di identificare in maniera univoca un individuo. 
Gli attributi identificativi di una persona sono il nome, il cognome, la data e il luogo di nascita, che insieme definiscono il codice fiscale, l’unico attributo univoco che identifica ogni singolo cittadino e che non cambia mai per tutta la durata della vita. 
Lo sviluppo tecnologico porta con sé la digitalizzazione di un numero sempre maggiore di servizi, che rende necessario tradurre anche tutte le informazioni che identificano univocamente un individuo in formato digitale, trasformandole quindi in informazioni online. 
In Italia, lo strumento per far sì che questo avvenga è lo Spid, che rappresenta la soluzione chiave adottata dal nostro Paese per la gestione ed identificazione univoca delle identità digitali, insieme alla Carta di Identità Elettronica. In realtà, lo Spid è stato creato da quasi 10 anni, ma prima dello scoppio della pandemia aveva un utilizzo bassissimo. Oggi, in virtù delle nuove esigenze sociali portate dal Covid e degli obiettivi di digitalizzazione ed accessibilità dei servizi pubblici la cui realizzazione è finanziata dal PNRR, l’esigenza che la sua diffusione cresca è centrale. Oggi il bacino d’utenza si aggira sui 30 milioni di cittadini, un buon risultato, ma non ancora abbastanza. 

Lo Spid, spiegato 
Come detto, lo Spid è il sistema pubblico di identità digitale che consente di essere riconosciuti online dai servizi della Pubblica Amministrazione (PA). Uno Username (Il nome utente) e una Password associano il nostro profilo online alla nostra identità reale, creando di fatto l’identità digitale. Lo Spid permette di vivere un’esperienza utente senza soluzione di continuità che concerne l’accesso e l’utilizzo dei servizi online abilitati. Attualmente, questo riguarda soprattutto la Pubblica Amministrazione e solo pochi enti privati (ad esempio Lottomatica, Acquirente Unico, Infocert, …), ma nel futuro questo cerchio è destinato ad allargarsi sempre di più per abbracciare la quasi totalità delle soluzioni possibili. 
L’obiettivo di Spid è favorire la trasformazione digitale della PA favorendo la migrazione di alcuni servizi, ancora oggi fattibili solo in presenza, in servizi online. Non soltanto un miglioramento tecnologico, ma in teoria anche un meccanismo di semplificazione dei servizi stessi: digitale vuol dire più veloce, e il fatto di poter fare tutto con un unico punto di accesso e riconoscimento digitale rappresenta una grossa risposta alla burocrazia italiana, spesso contorta e poco chiara. 

Il meccanismo su cui si basa lo Spid può essere definito “federativo”: un solo gestore di identità digitale per tanti servizi. L’utente, ovvero il cittadino, fornisce informazioni personali al sistema, che si impegna a proteggerle e a garantire riservatezza ed integrità. 

Lo Spid permette di accedere ai servizi pubblici in modo semplice e integrato

Utilizzo e vantaggi 
Il primo concetto fondamentale è essere certi che chi dichiara un’identità non stia mentendo, dicendo di essere una persona diversa da chi è in realtà. Per questo tutti i gestori di identità digitale devono rispettare misure di sicurezza molto rigide. Ad esempio, in un primo periodo per attivare lo Spid era necessario andare alle Poste per dimostrare la propria identità. Ora questi sistemi di certificazione sono gestiti anche da remoto, con processi di raccolta e verifica dati e gestione delle identità molto rigidi. 

I vantaggi che hanno portato all’ideazione di SPID sono a favore di due tipologie di utenza: i cittadini e la pubblica Amministrazione. 

Per il cittadino, così come per le imprese private, il vantaggio è soprattutto quello di poter accedere a tanti servizi da qualsiasi dispositivo, senza dover gestire diverse credenziali – che possono essere facilmente perse o dimenticate - potendo contare su un sistema di identificazione sicuro che tutela la privacy dei dati personali. Alla base di ogni scambio infatti c’è un esplicito consenso che il cittadino deve leggere e accordare. Riassumendo: semplificare la vita e rendere più veloce l’accesso ai servizi. 

Per la Pubblica Amministrazione invece i vantaggi sono rappresentati dal miglioramento dei rapporti con il cittadino che beneficia di un servizio univoco e uguale per tutti e dalla progressiva diminuzione dei costi di gestione, poiché non sono necessarie più strutture dedicate,  ma si può utilizzare un Gestore dell'identità digitale autorizzato dall’ Agenzia per l’Italia Digitale, senza doversi preoccupare dei tradizionali processi legati alla gestione del ciclo di vita dell’identità digitale e senza doversi occupare della gestione e conservazione dei dati degli utenti, in quanto è tutto garantito dallo Spid. 
Inoltre, la possibilità di basarsi e appoggiarsi su sistemi di identificazione utente online garantisce maggiore efficienza in termini di risultati, sicurezza del lavoro e gestione di ogni singola attività di business

Il prossimo passo sarà quello di convergere verso un modello di identificazione online europea, non soltanto locale. Questo permetterebbe a ogni cittadino europeo di essere abilitato ad accedere ai servizi comunitari attraverso l’identità digitale già in uso. 

Infine, in contesto di pubblica amministrazione, ha una rilevanza elevata in futuro l'integrazione delle soluzioni di firma elettronica online con l'identificazione tramite SPID in quanto rappresenta un’evoluzione naturale e innovativa dei processi di sottoscrizione.


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