Business Analysis: da supporto a leva strategica nell’era dell’AI | NTT DATA

mer, 26 novembre 2025

Business Analysis: da funzione di supporto a leva strategica nell’era dell’AI

Scopri in questo articolo l’evoluzione del ruolo del Business Analyst, le competenze richieste, l’impatto dell’Intelligenza Artificiale e il contributo di NTT DATA nel promuovere una cultura della Business Analysis orientata al futuro.

In un’epoca dominata dalla trasformazione digitale, dai contesti di business in rapida evoluzione e dalla crescente complessità organizzativa, la Business Analysis emerge come una disciplina strategica, capace di guidare il cambiamento e generare valore sostenibile. Non più relegata solo a un ruolo tecnico-operativo, oggi la Business Analysis si configura come un catalizzatore di innovazione, un ponte tra visione strategica e implementazione concreta, tra dati e decisioni, tra tecnologia e persone.

La nuova identità del Business Analyst

Fino a pochi anni fa, il Business Analyst era visto come un traduttore tra il business e l’IT, incaricato di raccogliere requisiti e documentare processi. Il suo intervento avveniva spesso a valle delle decisioni strategiche, con un focus limitato alla conformità e alla consegna. In ambienti dominati da metodologie waterfall, il Business Analyst operava in un perimetro rigido, con scarsa possibilità di influenzare la visione d’insieme, con poco spazio per l’innovazione, la sperimentazione o l’adattamento continuo; il suo successo era misurato in termini di completezza della documentazione, aderenza ai requisiti e consegna del progetto nei tempi previsti. Un facilitatore, ma raramente protagonista.

Oggi, il ruolo del Business Analyst si sta evolvendo, come risultato di molteplici fattori convergenti.

Le imprese operano in ecosistemi sempre più dinamici, globalizzati e digitali, dove non basta individuare soluzioni funzionali: è necessario generare valore tangibile e misurabile.

Inoltre, l’introduzione di tecnologie avanzate, come l’Intelligenza Artificiale, impone una visione strategica e una capacità di interpretazione sistemica sempre più sofisticata.

Il Business Analyst moderno si configura dunque come un vero e proprio architetto del cambiamento, un professionista strategico capace di connettere visione, dati e tecnologia.

Il suo contributo va ben oltre la mera raccolta dei requisiti: analizza in profondità il contesto, cogliendo dinamiche, vincoli e opportunità spesso non immediatamente visibili; anticipa scenari futuri, attraverso l’interpretazione di trend e dati e segnali deboli, contribuendo a una pianificazione più consapevole e resiliente; valuta gli impatti delle decisioni su processi, persone e tecnologie, proponendo soluzioni che non solo risolvono problemi, ma generano valore sostenibile. Il nuovo Business Analyst opera per favorire l’allineamento tra strategia e operatività, per accelerare l’innovazione e rafforzare la competitività dell’organizzazione.  

Pensiero sistemico, leadership adattativa e agilità

In questo processo di evoluzione che ha trasformato il Business Analyst da figura prevalentemente tecnica-operativa a protagonista della strategia aziendale, emergono alcune caratteristiche che si rivelano non solo utili, ma assolutamente imprescindibili.  

Il pensiero sistemico gli consente di interpretare la complessità aziendale non come una somma di parti isolate, ma come un insieme dinamico di relazioni, interdipendenze e retroazioni. Il Business Analyst che adotta questa prospettiva è in grado di anticipare gli impatti collaterali delle decisioni, di individuare leve di miglioramento trasversali e di proporre soluzioni che generano valore sostenibile. 

Altrettanto cruciale è la Leadership adattativa, intesa come la capacità di guidare senza imporre, di facilitare il cambiamento coinvolgendo attivamente gli stakeholder, e di promuovere una cultura di apprendimento continuo. In un’epoca in cui le certezze si dissolvono rapidamente, il Business Analyst deve saper navigare l’incertezza con empatia, flessibilità e visione. 

Infine, l’agilità operativa si configura come una competenza trasversale che consente di rispondere con tempestività alle evoluzioni del mercato, mantenendo il focus sul valore per il Cliente. Non si tratta solo di conoscere i framework metodologici, ma di saperli adattare al contesto, promuovendo una mentalità aperta, iterativa e orientata ai risultati. 

Queste caratteristiche non sono accessorie, ma costituiscono la spina dorsale del nuovo profilo del Business Analyst. In loro assenza, il rischio è quello di tornare a una visione riduttiva e reattiva della Business Analysis, perdendo l’opportunità di trasformarla in una vera leva strategica per l’innovazione e la competitività.

L’intelligenza artificiale come acceleratore della Business Analysis

Nell’attuale contesto digitale, l’intelligenza artificiale rappresenta un alleato prezioso per la Business Analysis, offrendo strumenti che non solo semplificano le attività operative, ma ne potenziano il contributo strategico nell’ambito dell’organizzazione.

Ad esempio, durante la raccolta dei requisiti, l’intelligenza artificiale interviene con tecnologie di analisi semantica, trascrizione automatica, sintesi intelligente dei meeting, revisione di bozze e appunti, migliorando la qualità e la struttura delle informazioni. Chatbot e assistenti virtuali facilitano l’interazione iniziale con gli stakeholder, mentre sofisticati algoritmi di Natural Language Processing analizzano i contenuti testuali per individuare esigenze ricorrenti, rilevare ambiguità e intercettare eventuali incoerenze nei documenti. Il risultato è un processo più preciso, orientato al valore e meno soggetto a errori.

Grazie ai modelli generativi e agli strumenti linguistici avanzati, è possibile inoltre automatizzare la redazione di documenti, generare template personalizzati e verificare la coerenza tra requisiti e specifiche. Questo consente al Business Analyst di concentrare le proprie energie sulle attività a più alto valore aggiunto, liberando tempo prezioso per l’interpretazione dei dati, il supporto alle decisioni e la gestione delle relazioni con gli stakeholder.

In sintesi, l’intelligenza artificiale non rappresenta una minaccia per la Business Analysis, bensì un’opportunità straordinaria di evoluzione: si configura oggi come un potente acceleratore, non sostituisce il Business Analyst, ma ne amplia le potenzialità.

Nel futuro, il ruolo del Business Analyst evolverà verso una figura sempre più centrale nell’organizzazione, capace di interpretare dati complessi, guidare l’adozione tecnologica e contribuire attivamente alla definizione di scenari innovativi e sostenibili.

Questa evoluzione rafforzerà l’impatto del Business Analyst, rendendolo promotore di valore e un alleato chiave nella costruzione di vantaggio competitivo per le aziende. 

Come coniugare Business Analysis e intelligenza artificiale: l’esperienza di NTT DATA

NTT DATA riconosce nella Business Analysis una leva strategica fondamentale per il successo dei progetti e la trasformazione delle organizzazioni, e, in tale prospettiva, si distingue nel panorama della Business Analysis, grazie a un ecosistema di competenze consolidate, professionisti con una solida esperienza sul campo, con certificazioni riconosciute a livello internazionale, capaci di affrontare con metodo e sensibilità le sfide della trasformazione digitale.  

Questa visione si traduce in un impegno concreto: integrare la Business Analysis nei progetti come elemento chiave per comprendere i bisogni, facilitare il dialogo tra stakeholder e guidare la progettazione di soluzioni sostenibili e orientate al valore.

Nel quadro della sua strategia di innovazione continua, NTT DATA inoltre ha avviato un percorso di integrazione dell’intelligenza artificiale nei processi di Business Analysis, con l’obiettivo di aumentare l’efficienza operativa e potenziare il contributo strategico di questa disciplina.

Questo approccio riflette una visione ampia e strutturata, in cui NTT DATA si afferma come punto di riferimento nella promozione delle best practice internazionali. La collaborazione attiva con l’IIBA (International Institute of Business Analysis) ne è una testimonianza concreta: l’azienda non si limita ad adottarne gli standard, ma ne sostiene la diffusione attraverso iniziative di formazione e divulgazione, oltre alla partecipazione attiva agli eventi organizzati dall’IIBA Italy Chapter che rappresenta un’occasione preziosa di confronto con la community professionale.

Investire nella Business Analysis significa per NTT DATA investire nella capacità dell’organizzazione di comprendere, anticipare e trasformare, mettendo al centro le Persone, la conoscenza e una visione orientata al futuro.

Conclusioni: perché la Business Analysis avrà un ruolo sempre più centrale

In un contesto economico e tecnologico in continua evoluzione, le aziende non possono più permettersi di considerare la Business Analysis come una funzione accessoria. Investire nella Business Analysis significa dotarsi di una capacità organizzativa avanzata: quella di comprendere in profondità il proprio ecosistema, anticipare le dinamiche del mercato e tradurre la complessità in azioni concrete e misurabili.

Le imprese che sapranno valorizzare il ruolo del Business Analyst, integrando competenze analitiche, relazionali e tecnologiche — e adottando strumenti innovativi come l’Intelligenza Artificiale — saranno le più attrezzate per affrontare le sfide del futuro.

Non si tratta solo di migliorare l’efficienza, ma di costruire una cultura del valore, della collaborazione e della trasformazione continua. 

 

 


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