- Quasi la metà dei CISO prova sentimenti negativi nei confronti del rollout della GenAI, nonostante l'ottimismo dei CEO.
- I CEO sono completamente a favore della GenAI, ma i CISO avvertono che le lacune di sicurezza e l'infrastruttura obsoleta stanno ostacolando il progresso.
- L'allineamento richiede una governance più solida e investimenti dedicati.
Milano, 17 giugno 2025 - NTT DATA, leader mondiale nei servizi tecnologici e business digitale, ha lanciato oggi il suo nuovo report, “L'equilibrio della sicurezza nell'AI: dal rischio all'innovazione,” evidenziando le opportunità e i rischi che l'AI presenta nella cybersecurity. I risultati mostrano un disallineamento tra i leader della C-Suite riguardo agli obiettivi aziendali e alla prontezza operativa per l'implementazione della GenAI.
Il report, che include dati da un'indagine di NTT DATA su oltre 2.300 decisori senior del settore GenAI, comprendente 1.500 leader della C-Suite provenienti da 34 paesi, ha rilevato che, mentre i CEO e i leader aziendali sono impegnati nell'adozione della GenAI, i CISO e i leader operativi mancano della guida, della chiarezza e delle risorse necessarie per affrontare pienamente i rischi di sicurezza e le sfide infrastrutturali associate all'implementazione.
Il disallineamento nella C-Suite
Quasi tutti (99%) i dirigenti della C-Suite prevedono ulteriori investimenti in GenAI nei prossimi due anni, con il 67% dei CEO che pianifica impegni significativi.
Parallelamente, il 95% dei CIO e CTO riporta che la GenAI ha già spinto, o spingerà, a maggiori investimenti in cybersecurity, con le organizzazioni che classificano il miglioramento della sicurezza come uno dei primi tre benefici aziendali realizzati dall'implementazione della GenAI negli ultimi 12 mesi.
Tuttavia, anche con questo ottimismo, c’è un notevole disallineamento tra le ambizioni strategiche e l’esecuzione operativa, con quasi metà dei CISO (45%) che esprime sentimenti negativi nei confronti dell'adozione della GenAI. Più della metà (54%) dei CISO afferma che le linee guida o le policy interne sulla responsabilità della GenAI sono poco chiare, mentre solo il 20% dei CEO condivide la stessa preoccupazione, rivelando un netto divario nell’allineamento esecutivo.
Nonostante si sentano cauti riguardo all'implementazione della GenAI, i team di sicurezza riconoscono comunque il suo valore commerciale. Infatti, l'81% dei leader senior della sicurezza IT con sentimenti negativi concorda ancora nel ritenere che la GenAI aumenterà l'efficienza e influenzerà il risultato finale.
Operazioni organizzative non ancora pronte per la GenAI
La ricerca di NTT DATA rivela ulteriormente un divario critico tra la visione della leadership e le capacità dei loro team. Sebbene il 97% dei CISO si identifichi come decisore sulla GenAI, il 69% riconosce che i loro team mancano delle competenze necessarie per lavorare con la tecnologia.
Inoltre, solo il 38% dei CISO afferma che le loro strategie GenAI e cybersecurity sono allineate, rispetto al 51% dei CEO.
Aggiungendo complessità, il 72% delle organizzazioni intervistate non dispone ancora di una politica formale per l'uso della GenAI e solo il 24% dei CISO concorda fermamente sul fatto che la loro organizzazione ha un framework robusto per bilanciare rischio e creazione di valore.
La tecnologia legacy limita l'adozione della GenAI
Oltre al disallineamento interno, l'88% dei leader della sicurezza ha dichiarato che l'infrastruttura legacy sta influenzando notevolmente l'agilità aziendale e la preparazione alla GenAI, con la modernizzazione di IoT, 5G e edge computing identificata come essenziale per i progressi futuri.
Per affrontare questi ostacoli, il 64% dei CISO sta dando priorità alla co-innovazione con partner strategici IT piuttosto che fare affidamento su soluzioni AI autonome. Va sottolineato che il primo criterio di valutazione dei leader della sicurezza quando si valutano i partner tecnologici GenAI sono le offerte di servizi GenAI end-to-end.
Man mano che le organizzazioni accelerano l'adozione della GenAI, la cybersecurity deve essere integrata fin dall'inizio per rafforzare la resilienza. Mentre i CEO promuovono l'innovazione, garantire una collaborazione fluida tra cybersecurity e strategia aziendale è fondamentale per mitigare i rischi emergenti. Un approccio sicuro e scalabile alla GenAI richiede un allineamento proattivo, un'infrastruttura moderna e una co-innovazione di fiducia per proteggere le aziende dalle minacce emergenti, sbloccando al contempo il pieno potenziale dell'AI."
La collaborazione è molto apprezzata dai leader delle linee di business nelle loro relazioni con i CISO. Tuttavia, ci sono ancora disallineamenti, con divari tra la postura di rischio desiderata dall'organizzazione e le attuali capacità di cybersecurity. Sebbene l'uso della GenAI offra chiaramente benefici all'impresa, i CISO e i leader della Global Risk and Compliance faticano a comunicare la necessità di una governance e di guardrail adeguati, rendendo l'allineamento con i leader aziendali essenziale per l'implementazione."
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Metodologia
Il report si basa su approfondimenti provenienti da 2.300 decisori senior della GenAI in 34 paesi. Il 68% dei rispondenti proveniva dalla C-Suite, inclusi CEO, CISO, CIO, CTO, CDO, COO, CCO, CFO, CHRO e CSE. Il 27% ricopriva ruoli di Vice President, Head of o Director, mentre il 5% erano manager senior o specialisti. Questa ricerca è stata condotta indipendentemente per NTT DATA da Jigsaw Research, un'agenzia globale di insight strategico.
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