Milano, 19 marzo 2024 – Nell’era della Silver Economy le persone over 50 stanno diventando sempre più coinvolte nella digitalizzazione, ma esiste ancora un divario digitale che può portare all'esclusione di parte di questa fascia della popolazione all'accesso a servizi essenziali se non opportunamente progettati. È quanto emerge da un’analisi condotta da NTT DATA.
La Silver Economy si riferisce al mercato globale di prodotti e servizi che soddisfano le esigenze dei consumatori anziani, appartenenti al target over 50, con un sotto cluster di over 75.
Le stime demografiche a livello mondiale attestano un progressivo invecchiamento della popolazione, delineando un panorama in cui le abitudini quotidiane e i modelli di consumo subiranno una trasformazione radicale. Relativamente all’Italia, le stime Istat suggeriscono infatti che entro il 2050 gli over 65 rappresenteranno circa il 35% della popolazione italiana. Entro il 2050, dunque, più di 3 italiani su 10 avranno oltre 65 anni. La nostra analisi rivela che la Silver Economy rappresenta una grande opportunità ancora inesplorata anche per il settore bancario. Dall'assistenza finanziaria per la salute e il benessere degli anziani alla gestione del risparmio e degli investimenti a lungo termine, le possibilità sono immense. È tempo per le istituzioni bancarie di agire e capitalizzare su questa tendenza demografica in rapida crescita. Tuttavia, l’offerta di prodotti e servizi dedicati al segmento silver, riconducibili esclusivamente alla sfera finanziaria, non è sufficiente a soddisfare le diverse esigenze di questo cluster. Occorre infatti proporre o aderire ad iniziative di carattere sociale con l’obiettivo di garantire una maggior inclusione e comprensione dei bisogni delle persone anziane, coniugando dunque la banca al concetto di benessere.
Al fine di identificare le principali tendenze nel panorama delle offerte di prodotti e servizi bancari e finanziari orientati alla Silver Economy, NTT DATA ha condotto un'analisi comparativa su un campione rappresentativo delle principali istituzioni bancarie italiane.
Dal benchmark di mercato elaborato da NTT DATA, emerge come il crescente interesse verso la Silver Economy abbia indotto molti player del settore bancario a integrare nelle loro offerte prodotti e servizi dedicati al cluster Silver quali ad esempio fondi pensione, polizze salute, conti correnti dedicati, finanziamenti agevolati, consulenza su investimenti e programmi assicurativi.
Dall'analisi di mercato condotta da NTT DATA, emerge come la popolazione Silver giochi un ruolo attivo nella società, con elevate capacità di spesa e una resilienza notevole durante le crisi economiche.
Ma quali sono le abitudini e le preferenze della popolazione Silver all'interno del panorama digitale? Per rispondere a questa domanda, è stata condotta un’analisi su un campione rappresentativo di 60.000 account social pubblici, selezionati in base a specifiche caratteristiche demografiche, tutti gestiti da utenti italiani con età superiore ai 50 anni.
Dall'analisi dei contenuti pubblicati su questi account, insieme ai metadati forniti dalle piattaforme social, emerge una predilezione di questi cluster over 50 per le app di messaggistica istantanea e social network e dunque un’inclinazione verso la comunicazione digitale e l'interazione sociale. Nel dettaglio, l’82% del campione usa quotidianamente i social media e piattaforme come Facebook e YouTube sono centrali nelle loro routine quotidiane. Sotto il profilo finanziario, il 97% possiede un conto bancario, e una considerevole maggioranza (70%) si dichiara soddisfatta del proprio istituto bancario. Il 65% preferisce consultare un personal advisor per questioni finanziarie, suggerendo una preferenza per un approccio più personale nella gestione delle finanze. Soltanto il 18% del campione considera probabile cambiare banca, mentre il 45% lo ritiene improbabile, indicando un alto livello di fedeltà al proprio istituto. I servizi bancari più apprezzati includono l'ampia gamma di servizi digitali come app e online banking, la trasparenza e la qualità dei consigli ricevuti, seguiti dalla sicurezza.
I dati elaborati da NTT DATA evidenziano dunque le peculiarità di questo cluster, enfatizzando gli aspetti sui quali le banche dovrebbero concentrarsi per cogliere al meglio le opportunità per il settore: sicurezza e affidabilità, le istituzioni finanziarie devono enfatizzare la sicurezza nelle comunicazioni di marketing, dimostrando l'impegno nella protezione dei dati e dei fondi dei clienti, soprattutto in un'era di crescenti preoccupazioni per la sicurezza informatica. Personalizzazione e flessibilità, il cluster senior apprezza la personalizzazione e la flessibilità nei prodotti e servizi finanziari, riflettendo il desiderio di apprendimento e autonomia decisionale. Bilanciamento tra tecnologia e consulenza umana: gli over 50 mostrano una preferenza per la tecnologia, ma anche il bisogno di una consulenza esperta. Le banche dovrebbero dunque integrare strumenti digitali avanzati, come i robo-advisor, con opportunità di interazione umana. Creare una strategia che combini piattaforme self-service con la disponibilità di consulenti finanziari potrebbe migliorare l'esperienza del cliente e aumentare la fiducia. Approccio prudente all’innovazione tecnologica: gli over 50 sono dunque aperti alle innovazioni, ma preferiscono adottare tecnologie con una traccia di successo comprovato. La banca dovrebbe pertanto adottare un approccio informativo ed educativo nell'introduzione di nuove tecnologie, sottolineando la facilità d'uso, i benefici e la sicurezza per superare eventuali esitazioni e stimolare l'adozione.
Da dove iniziare dunque? Secondo l’analisi, la banca dovrebbe agire in primo luogo sull’attuale offerta di prodotti e servizi al fine di integrare soluzioni dedicate al segmento silver, facendo leva sul bilanciamento della componente tecnologia. In secondo luogo, proporsi quale promotore, finanziatore e partner strategico per iniziative che sostengano l'inclusione sociale, sanitaria e finanziaria, coltivando il concetto di benessere del segmento Silver in tutte le sue sfaccettature. Le banche potrebbero così sfruttare partnership esistenti o individuarne di nuove, assumendo il ruolo di facilitatore, sia tramite programmi dedicati alla digitalizzazione e a colmare il divario digitale sia tramite soluzioni digitali su misura.
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