Lezione di Robotica al Liceo Classico Orazio di Roma | NTT DATA

lun, 25 febbraio 2019

NTT DATA incontra gli studenti del Liceo Classico Orazio di Roma per una lezione di robotica

Durante le “Giornate del protagonismo studentesco”, Nella Vulcano presenta agli allievi i progressi e le potenzialità di questa scienza interdisciplinare innovativa

Il 18 febbraio, nell’ambito delle “Giornate del protagonismo studentesco” organizzate dal Liceo Classico Statale Orazio di Roma, Nella Vulcano, Associate Manager Consulting NTT DATA, è stata invitata a proporre ai ragazzi una lezione di “Innovazione e robotica” che li ha molto coinvolti e appassionati, suscitando svariate domande e richieste di approfondimento.

Partendo dal tema dell’innovazione e spiegando che cosa sia e quale ruolo chiave rivesta per NTT DATA, Nella ha presentato la robotica come esempio di scienza innovativa che abbraccia molteplici discipline, sia umanistiche che scientifiche, come l’informatica, la psicologia, la linguistica, l’automazione e la  meccanica.  
Ha descritto le eccellenze NTT DATA nel campo, come Sota, robot interattivo di nuova generazione dalle molteplici possibili applicazioni nell’ambito dell’assistenza alla persona, e IVE (Intelligent Virtual Entity), assistente virtuale già utilizzato con successo nell’ambito della grande distribuzione, per spaziare poi sulle straordinarie potenzialità della robotica in svariati settori.

Per quanto riguarda l’applicazione in campo medico e chirurgico, Nella ha parlato degli strumenti sofisticati, come i robot che consentono ai chirurghi di operare a distanza attraverso una consolle e algoritmi che filtrano i loro movimenti, per interventi precisi in cui è possibile ridurre al minimo l’utilizzo del bisturi, e poi dell’uso di endoscopi e sonde dotate di telecamere tridimensionali inserite da piccoli fori, che permettono una più celere ripresa nel post-operatorio. Molto promettenti sono gli studi sulle stampanti 3D in tessuto biologico: negli Stati Uniti è attualmente in fase sperimentale una struttura microvascolare ottenuta mediante una stampante 3D che permette ai tessuti di “vivere”, superando i precedenti vincoli tecnici della necrosi per mancanza di ossigenazione, nutrimento e smaltimento dei rifiuti. Gli esoscheletri indossabili, strutture robotiche che sostengono il corpo, si rivelano invece di grande utilità nel fronteggiare i casi di disabilità temporanea o permanente.

La lezione ha trattato poi della robotica percettiva, in cui ci si avvale di un sistema di visualizzazione immersivo virtuale (AVE), che inganna i sensi per creare un’esperienza interattiva e trasformare l’esperienza virtuale in un’esperienza fisica attraverso pareti virtuali e robot che collaborano con l’uomo e coinvolge tutti i sensi oltre alla vista. Oltre al mondo dei video giochi, sono possibili applicazioni in ambito artistico (ricreazioni virtuali dei monumenti), industriale (sistema di prototiping, osservazione/test del prototipo con conseguente risparmio economico) e in chirurgia (formazione virtuale con impatto sulla realtà).

Ampio spazio è stato dedicato ai droni dotati di Intelligenza Artificiale, che hanno fornito lo spunto per spiegare ai ragazzi elementi di computer visioning (partendo da una vista bidimensionale si riproduce una vista tridimensionale e simile a quella dell’uomo) e di firma digitale, presentando l’esempio dei droni intelligentii utilizzati per la manutenzione,  il monitoraggio e la protezione di impianti elettrici: quelli non rispondenti alla firma digitale condivisa vengono hackerati e fatti atterrare in sicurezza, per mantenerli al di fuori del perimetro degli impianti.

La lezione è terminata con una panoramica sui robot contro l’inquinamento, talvolta realizzati con materiale biodegradabile, che fagocitano le sostanze nocive trasformandole in energia per muoversi, e sui robot “bio-ispirati”, cioé progettati osservando la natura, che  simulano attraverso particolari sensori il movimento delle piante e della loro crescita. Come le radici di un albero evitano gli ostacoli o si allungano per ricercare l’umidità, sensori di allontanamento o di avvicinamento determinano il movimento dei robot bio-ispirati, che possono essere impiegati per salvare vite umane dopo disastri o in ambienti estremi o disagevoli per l’uomo.

 

 

 


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