NTT DATA collaborerà alla digitalizzazione dei | NTT DATA

mar, 18 marzo 2014

NTT DATA collaborerà alla digitalizzazione dei manoscritti della Biblioteca Apostolica Vaticana

Il primo lotto di documenti composto da 3.000 manoscritti verrà digitalizzato entro il 2018

Tokyo e Roma, 20 Marzo, 2014 – NTT DATA Corporation, fornitore di soluzioni IT a livello mondiale, ha oggi annunciato di essere stato scelto a collaborare al progetto di digitalizzazione dei manoscritti della Biblioteca Apostolica Vaticana. Il progetto complessivo, avviato dalla Biblioteca da alcuni anni e attualmente in corso con una produzione dei primi 6.000 manoscritti, prevede la digitalizzazione di tutti i manoscritti conservati in Biblioteca per un totale di 82.000 esemplari e di circa 41 milioni di pagine. La Biblioteca Apostolica Vaticana ha scelto come proprio partner NTT DATA dopo attenta valutazione dell’esperienza maturata dall’azienda in ambito di archiviazione digitale – di cui è un esempio importante il lavoro svolto per la National Diet Library in Giappone – oltre che per la sua expertise tecnologica e per le risorse a disposizione, tra cui il servizio di archivio digitale AMLAD™.
Da parte sua NTT DATA ha colto e condiviso, dopo averla debitamente verificata con mesi di serrato confronto, l'impostazione stessa del progetto, le sue scelte di fondo, nei suoi molteplici aspetti tecnici e strutturali. Di conseguenza, dopo aver assimilato e valorizzato il progetto della Biblioteca Vaticana, ha deciso di farne un modello da esportare e da applicare in tutte le realtà simili che abbiano esigenze di conservare in formato digitale per lungo tempo le immagini riprodotte. 
Sviluppando ulteriormente quanto già elaborato e acquisito nel progetto della Biblioteca Apostolica Vaticana, NTT DATA fornirà quindi una gamma di servizi chiave che includeranno l’archiviazione digitale dei manoscritti con formato dati in alta definizione e prestazioni per garantire l’archiviazione di lungo termine oltre alla sicurezza dei dati, come ad esempio: le applicazioni di risparmio energetico ad alta sostenibilità, la gestione dei metadati per migliorare l’efficienza nella ricerca, algoritmi di ricerca ottimizzati e un’interfaccia user-frendly per eseguire ricerche. La fase iniziale della collaborazione fra Biblioteca Apostolica Vaticana e NTT DATA Corporation, che ha un valore stimato di circa 18 milioni di euro (22.6 milioni di dollari o 2.3 miliardi di Jen), ha come obiettivo di digitalizzare circa 3.000 manoscritti nell’arco di quattro anni. L'intero progetto costituisce una grandiosa opera a favore della conservazione e della divulgazione della conoscenza, a servizio della cultura per tutto il mondo.
“Siamo lusingati di prendere parte a questa iniziativa storica, voluta dalla Biblioteca Apostolica Vaticana per preservare tesori di inestimabile valore per l’umanità”, ha dichiarato Toshio Iwamoto, presidente e CEO di NTT DATA. “Con questo progetto, NTT DATA si impegna a dare un contributo all’arte e al mondo accademico, oltre che al business, impegnando il proprio know-how e le proprie risorse IT in un progetto di portata mondiale”. “Abbiamo accolto volentieri la collaborazione di NTT DATA per favorire l'ulteriore sviluppo del progetto di digitalizzazione dei nostri manoscritti utilizzando le tecnologie innovative sviluppate da NTT DATA”, ha spiegato Monsignor Cesare Pasini, prefetto della Biblioteca Apostolica Vaticana. “In questo modo sviluppiamo ulteriormente la nostra missione di rendere sempre meglio conosciuti e approfonditi i tesori dell'umanità qui conservati, in uno vivo spirito di universalità: l'universalità del sapere e l'universalità delle collaborazioni e intese con istituzioni e società di ogni angolo del mondo”. La cerimonia si è tenuta il 20 marzo 2014 nel Vestibolo del Salone Sistino

NTT DATA Corporation

NTT DATA, è un IT service provider e un partner per l’innovazione mondiale, con sede centrale a Tokyo e sedi operative in oltre 40 Paesi. La nostra filosofia si basa su obiettivi di lunga durata, capaci di coniugare dimensioni globali con profonda conoscenza dei mercati locali, di fornire servizi professionali di prima qualità che variano dalla consulenza, allo sviluppo di sistemi, fino all’outsourcing.

Per la Stampa

Sara Bianchi
NTT DATA Italia  
Sara.Bianchi@nttdata.com
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La Biblioteca Apostolica Vaticana

La Biblioteca Apostolica Vaticana, la "biblioteca dei Papi", è situata nella Città del Vaticano. Fondata da Papa Niccolò V Parentucelli (1447-1455) nell’antico palazzo quattrocentesco dei Papi, verso la fine del Cinquecento è stata trasferita nel Salone Sistino, voluto da papa Sisto V Peretti (1585-1590) al piano superiore di un nuovo edificio costruito a delimitare a nord il Cortile del Belvedere. La sede attuale, dal pontificato di Leone XIII Pecci (1878-1903) sino a oggi, comprende anche altri edifici contigui nei quali la Biblioteca ha dovuto espandersi per poter ospitare le ulteriori acquisizioni e donazioni dei suoi cinquecento sessant'anni di storia. Ricca di 82.000 manoscritti, di 100.000 unità archivistiche, di un milione e 600.000 libri a stampa (di cui 8.700 incunaboli), 400.000 tra monete e medaglie, 100.000 tra stampe, disegni e matrici e 150.000 fotografie, la Biblioteca conserva una documentazione immensa della storia e del pensiero dell'umanità, della letteratura e dell'arte, della matematica e della scienza, del diritto e della medicina, dai primi secoli dell'era cristiana sino ai nostri giorni, nelle più svariate lingue e culture dall'estremo oriente all'occidente dell'America precolombiana e un fondo umanistico di straordinaria ricchezza. Manoscritti di rilievo della Biblioteca Apostolica, che verranno digitalizzati nella prima fase del progetto:
  • Undici pitture ad acquerello rappresentanti figure giapponesi di danza, secc. XVI-XVIII (Vat. estr.-or. 32).
  • Giuramento, sottoscritto da 42 cristiani di Kuchinotzu (Giappone), di difendere i loro missionari fino alla morte. Il manoscritto è del 1613 (Vat. estr.-or. 33).
  • Virgilio Vaticano: codice prodotto a Roma verso il 400 d.C., uno dei pochi esempi superstiti di antica illustrazione di un testo classico. Il codice, studiato da Raffaello e acquistato da Fulvio Orsini nel 1579, giunse nella Biblioteca Vaticana nel 1600 (Vat. lat. 3225).
  • Iliade bilingue, con testo greco e traduzione latina, a doppia pagina a fronte. Il manoscritto, vergato nel XV sec. dal copista greco Giovanni Rhosos e  dal copista padovano Bartolomeo Sanvito, fu miniato da Gaspare di Padova (Vat. gr. 1626)
  • Manoscritto azteco precolombiano, trascritto probabilmente attorno a Puebla (Messico) alla fine del XV sec. Il codice aveva uno scopo rituale, forse divinatorio con soggetti mitologici, favole, un calendario e alberi genealogici degli dei venerati (Borg. mess. 1: Codex Borgianus).
  • La Bibbia Urbinate, un capolavoro indiscusso dell’arte libraria rinascimentale realizzato, su incarico di Federico da Montefeltro, dalla bottega fiorentina del libraio Vespasiano da Bisticci tra il 1476 e il 1478 (Urb. lat. 1-2).
  • Illustrazioni della Divina Commedia eseguite da Sandro Botticelli per Lorenzo il Magnifico, nel sec. XV (Reg. lat. 1896, pt. A).
  • Manoscritto ebraico magnificamente miniato del Mishneh Torah di Maimonide, databile fra il 1451 e il 1475 (Ross. 498).
  • Collezione di 73 frammenti coranici cufici (con un prezioso frammento ḥiǧāzī) già appartenuta all’antiquario e bibliofilo Tàmmaro De Marinis  (Napoli, 1878 – Firenze 1969), che ne fece dono alla Biblioteca Vaticana nel 1946 (Vat. ar. 1605).
Per maggiori informazioni: www.vaticanlibrary.va 

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