La violenza di genere: un fenomeno che riguarda 1 donna su 3
Per questo articolo abbiamo intervistato Laura De Dilectis, Psicologa Clinica, Amministratrice Delegata di VIOLA, Creatrice e Vicepresidente di DonneXStrada
La Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, ci presenta ancora, come ogni anno, un quadro preoccupante per quanto riguarda la violenza di genere: secondo i dati delle Nazioni Unite, infatti, una donna su tre ha subito abusi e violenza, fisica o psicologica, nell’arco della vita.
Essere donna, spesso implica doversi preoccupare di situazioni che dovrebbero essere del tutto normali perché possono esporre al pericolo di essere vittima di violenza. È un tema su cui si fa ancora poca ricerca, ma che influenza enormemente alcune decisioni, come accettare un lavoro in una certa zona della città, o viaggiare da sola, limitando di fatto la libertà personale e l’accesso alle stesse opportunità.
Il primo passo per far sentire non solo le donne, ma tutti noi, più sicuri nelle nostre città è sicuramente lavorare sulla prevenzione ed è proprio su questo primo aspetto che si è concentrata Laura De Dilectis, fondatrice dell’associazione DonneXStrada e della startup VIOLA, due realtà impegnate nel garantire una maggiore sicurezza alle persone quando si muovono in strada e nel fare ricerca e sensibilizzazione su questi aspetti, al fine di trovare delle soluzioni concrete al problema.
Dalle emozioni alle azioni concrete, così nascono DonneXStrada e VIOLA
L’idea di creare un servizio ad hoc per prevenire gli episodi di violenza è nata da un triste fatto di cronaca, che ha generato la spinta necessaria per provare a dare una risposta concreta e aperta a chiunque ne avesse bisogno.
Una domenica mattina scopro della morte di Sarah Everard, che è stata rapita, stuprata e uccisa a Londra. mentre tornava a casa alle nove di sera. Di lì capisco che quindi noi donne non eravamo e non siamo tutt'oggi libere di camminare in strada da sole, che sia di notte o la mattina presto. Come psicologa clinica mi occupavo già di violenza di genere, in particolare di violenza domestica, ma non ero consapevole di quest'altro problema, più che altro perché non se ne parlava. Decido quindi di far qualcosa, in primis perché mi accorgo che sarei potuta morire tante volte personalmente, quindi ho utilizzato questa spinta emotiva per trasformare delle emozioni negative in azioni.
Da questo episodio è nata l’idea di dare vita a qualcosa che potesse fare la differenza: utilizzare un social come Instagram, che tantissime persone usano quotidianamente, per offrire delle videochiamate di accompagnamento accessibili 24 ore al giorno, grazie all’aiuto di volontari, a chiunque avesse paura mentre si trovava in giro per strada. Oltre alla popolarità dello strumento, l’iniziativa fa leva su un comportamento molto comune: chiamare una persona fidata, come un genitore o un amico, quando si è in giro da soli e ci si vuole sentire più sicuri.
La proposta risponde anche ad un altro aspetto molto importante, quello di creare una registrazione di ciò che accade. La videochiamata con un volontario fornisce infatti la garanzia di avere un testimone oculare, ma la registrazione è uno strumento che può fare davvero la differenza in caso si verifichi un episodio di violenza, perché la possibilità di dimostrare quanto subito può incoraggiare la vittima a denunciare e fare davvero la differenza a livello penale.
Tecnologia e persone, un binomio vincente per combattere la violenza
Il progetto viene portato avanti prima dall’associazione DonneXStrada, che si occupa anche di formazione, sensibilizzazione e informazione sul tema della sicurezza in strada e della violenza di genere, per poi portare alla nascita anche della startup VIOLA, che ne amplia la portata.
In futuro, ci sarà [in Viola] un aspetto di benessere e di empowerment: non vogliamo lavorare solo sul problema e sulla sua eliminazione, ma far sì che le donne siano veramente libere di viaggiare, libere di star bene anche con sé stesse.
Così, il binomio vincente tra tecnologia e capitale umano diventa ancora più forte e vero fattore abilitante per la realizzazione di uno scopo molto più ampio, aiutare le persone e migliorare la qualità della loro vita.
Pensiamo che la tecnologia possa avere un impatto, aiutare le persone, soprattutto perché noi come psicologhe intendiamo la tecnologia come un qualcosa che deve aiutare a migliorare la qualità di vita.
A dicembre uscirà l’app realizzata da VIOLA, che inizialmente offrirà solo il servizio di videochiamate con i volontari, ma che in futuro integrerà anche altre funzioni, per dare una risposta sempre più efficace sul tema della sicurezza in strada.
Un esempio sarà la mappa dei Punti Viola di DonneXStrada, degli spazi sicuri attivi per combattere la violenza di genere e garantire la sicurezza in strada, distribuiti in modo omogeneo su tutto il territorio nazionale. Possono essere luoghi di vario tipo, come bar, club, hotel o farmacie, un requisito importante è che siano aperti di notte o la mattina presto, in aiuto a chi si trova in giro in orari in cui le città sono normalmente deserte. Non mancherà neanche la segnalazione di luoghi importanti come ospedali e centrali di polizia e ci sarà la possibilità di fornire alle persone, tramite l’app, un percorso sicuro che porti a passare davanti a tutti questi luoghi di interesse in modo da averne sempre uno vicino in caso se ne abbia bisogno. Tutto ciò verrà anche alimentato da analisi oggettive circa la sicurezza in certe aree, fatte a partire da dati come il numero di denunce relative a una certa zona, ma anche al livello di illuminazione, agli esercizi aperti e così via.
Ricerca continua e collaborazione: un impegno diffuso per dare risposte concrete contro la violenza
Per il futuro, quindi, sarà sempre più importante continuare le attività di ricerca sul fenomeno della violenza in strada, sulle quali Viola è già attiva, in modo che progetti come questo, ma anche istituzioni e forze dell’ordine, siano in grado di rendere le strade un posto più sicuro per tutti, a qualunque ora del giorno o della notte. Il tema della sicurezza in strada, infatti, non è stato ancora studiato dal punto di vista scientifico e, per colmare questo vuoto, la startup sta già avviando collaborazioni con università ed enti di ricerca in questo senso, anche per approfondire la correlazione tra la sicurezza in strada delle donne e altri aspetti, come quello lavorativo, con l’obiettivo di trovare soluzioni che possano promuovere la parità di genere ed economica.
Noi partiamo sempre dalla sicurezza in strada e dal contrasto alla violenza di genere. Nel capire il fenomeno le politiche attuative sia della pubblica amministrazione, sia di altre organizzazioni mancano spesso della parte estremamente fondamentale di ricerca sui dati, che possono effettivamente aiutarci nel dare risposte. È importante quindi comprendere il fenomeno per cercare delle soluzioni e testarle anche con i partecipanti alle varie ricerche, per avere poi la certezza delle azioni da mettere in campo.
VIOLA è un progetto che continua ad evolversi, anche grazie ai feedback, con l’intenzione di mantenere un dialogo aperto per rispondere sempre meglio ai bisogni delle persone, in un’ottica inclusiva. Con l’intenzione di fare un gesto concreto per combattere la violenza di genere e contribuire a far sentire tutti più sicuri, anche NTT DATA darà il suo contributo al testing dell’app VIOLA, offrendo le competenze tecnologiche delle proprie professioniste per testare le nuove funzioni dell’applicazione.