Tra logica e creatività: la storia di Agostina | NTT DATA

mar, 28 febbraio 2023

Tra logica e creatività: la storia di Agostina

Chi ha detto che i lavori tecnici sono poco creativi? Non è affatto così, anzi, con un po’ di creatività anche i problemi più intricati trovano una soluzione.

La matematica è un gioco da bambini

Oggi racconta la sua storia Agostina Pignataro, Senior Consultant

Mi è sempre piaciuto trovare soluzioni e risolvere problemi utilizzando la logica e il ragionamento. Per me era proprio un divertimento, fin da quando ero bambina: ad alcuni potrà sembrare uno strano passatempo, ma uno dei miei giochi preferiti era proprio risolvere i problemi di logica e matematica.
Quando dopo le medie ho dovuto scegliere che direzione prendere con i miei studi, mi sono avvicinata all’informatica, di cui la logica è fondamento. 
Oggi, posso dire di aver fatto la scelta giusta per me: quello che più mi piace dell’informatica è tutta la parte di ragionamento che porta a trovare nuove soluzioni e ingegneria mi ha preparato proprio per questo, oltre a permettermi di sviluppare la mia predisposizione per gli aspetti organizzativi e gestionali.

Torino: dove l’informatica ha incontrato la passione per l’arte

Sono di origini calabresi e l’inizio dell’università è stato anche un momento in cui ho dovuto affrontare una scelta importante: rimanere più vicina a casa oppure trasferirmi a Torino, dove il Politecnico era – ed è - una delle eccellenze per l’ingegneria e l’informatica. 

La mia scelta è ricaduta su Torino, per diverse ragioni: avevo voglia di uscire dal paesino e dal contesto che conoscevo per fare nuove esperienze, oltre al fatto che sapevo che qui avrei trovato più opportunità per il mio futuro, difatti mi sono ambientata in fretta ed oggi la sento mia pur mantenendo il legame con le mie origini.

Dopo qualche anno di esperienze lavorative in altre aziende sono arrivata in NTT DATA, dove ho avuto l’opportunità di approfondire altri aspetti del mio lavoro, come i processi, l’organizzazione e la gestione. Quando sono arrivata, infatti, ho iniziato con lo sviluppo legato a un progetto bancario, con un ruolo molto tecnico per poi passare con il tempo a gestire il team.  
Torino, con la sua storia, bellezza architetturale e la sua arte, è stato anche il posto in cui ho scoperto un’altra mia passione: mi piace molto passeggiare per il centro storico, frequentare mostre e musei dove ho scoperto l’emozione legata all’osservazione e contemplazione di un’opera, in modo particolare dei dipinti.

Creatività e tecnologia: due mondi che hanno molto in comune

Se nella mia professione prevale tutto ciò che è relativo alla logica e al ragionamento, nel tempo libero do sfogo alla mia parte creativa, che ho scoperto abbastanza di recente. Da qualche anno, da autodidatta, ho voluto cimentarmi nella pratica del disegno e della pittura, ed ho scoperto un modo per rilassarmi, staccare dal mondo esterno e liberare la mente. Ho accompagnato la pratica con ricerche e letture, per capire meglio la duplice natura del pensiero umano: quella verbale analitico situata soprattutto nell'emisfero sinistro del cervello e quello visivo percettivo situato in particolare nell'emisfero destro.

È stato un percorso introspettivo, se da una parte ero consapevole del mio lato razionale e analitico dall’altra ho realizzato quanto, anche, le funzioni intuitive e creative, di cui fino a quel momento non avevo preso coscienza, fossero fondamentali nella mia vita.

Ognuno di noi ha, infatti due modi di conoscenza: l’emisfero sinistro è razionale, analizza, estrae numeri, scandisce il tempo, programma operazioni suddivise in diverse fasi, verbalizza e forma concetti razionali basati sulla logica. Di contro l'emisfero destro è emotivo, usa l'intuito per cui abbiamo delle illuminazioni improvvise durante le quali tutto trova la sua giusta collocazione, cioè tutto ci sembra di un tratto chiaro. Le due parti possono elaborare simultaneamente, in cooperazione, al medesimo stimolo e al medesimo compito, svolgendo ciascuno il proprio specifico ruolo.

Mi sono, quindi, resa conto che si possono sfruttare le funzioni intuitive dell’emisfero destro del cervello, spesso messo a tacere dalla razionalità dell’emisfero sinistro, in qualsiasi area di competenza come io stessa faccio nel mio lavoro, senza che, prima, me ne rendessi conto. Credo, infatti, che il processo creativo trovi applicazione, ad esempio, nel processo di problem solving: in una prima fase c’è l’osservazione e l’analisi, la mente è colma di impressioni, è presa da un'idea o da un problema che non presenta soluzione, segue spesso un periodo di difficoltà e di disagio e improvvisamente, senza il concorso della volontà cosciente, la mente è illuminata e sopravviene l'intuizione. Del resto, la creatività è, anche, fondamentale per il progresso e l’innovazione tecnologica e come sosteneva Albert Einstein: La formulazione di un problema è spesso più essenziale della sua soluzione, la quale può essere esclusivamente una questione di abilità matematica e empirica.

Per far nascere nuovi interrogativi, nuove possibilità, per osservare i soliti problemi da un’angolazione nuova, è necessaria invece l'immaginazione creativa ed è questo a segnare il vero progresso della scienza.

Una curiosità: nel progetto in cui lavoro, abbiamo voluto fare omaggio a grandi artisti e geni della creatività dando, in fase di sviluppo, il nome di pittori agli alias delle release! 


Related Insights

Contattaci ora

Entra in contatto con NTT DATA

Scrivici