In viaggio tra le proprie passioni | NTT DATA

mar, 30 maggio 2023

In viaggio tra le proprie passioni: la storia di Claudia

Anche se non sempre la prima strada che si sceglie è quella giusta, affrontare il cambiamento può diventare un’esperienza ricca di soddisfazioni.

Dalla curiosità verso qualcosa di nuovo all’arrivo nel mondo dell’informatica

Oggi racconta la sua storia Claudia Cominetti, Master Senior Analyst

Mi sono sempre piaciute le sfide ed entrare nel campo dell’informatica, più di vent’anni fa, ne è stato proprio l’esempio. Ho studiato Economia e Commercio e per un periodo ho deciso di dedicarmi all’insegnamento. È stata una breve esperienza, ma molto formativa. Aver a che fare con dei ragazzi poco più giovani di me e capire cosa c’è dall’altra parte è stato davvero emozionante.

Sono una persona a cui piace cambiare e trovo stimolante imparare cose nuove, fare le stesse cose giorno dopo giorno è un po’ soffocante per me,  questa mia indole mi ha dato la spinta giusta nello sviluppo del mio percorso professionale. 
Ho infatti lasciato l’insegnamento per buttarmi in qualcosa di completamente differente, ho ricevuto un’offerta di una società di informatica e mi sono detta: “Perché no? Potrei provarci!”, così mi sono candidata ed ho superato brillantemente i vari livelli di colloquio. All’inizio è stata dura perché era un mondo totalmente nuovo per me e diverso da ciò di cui mi ero occupata in precedenza. Ho dovuto studiare tantissimo per acquisire tutte le conoscenze necessarie. Fino a quel momento avevo usato il computer per scrivere la tesi e poco altro, ma fortunatamente gli amici che studiavano informatica mi hanno dato un grande supporto.
Con il tempo sono riuscita ad adattarmi e poi mi sono davvero appassionata al mondo della tecnologia. Ho iniziato con il ruolo di programmatrice, ma ho poi trovato la mia strada nell’analisi funzionale, più consona ai miei studi.
Il mio obiettivo era crescere in questo settore e insegare alle persone più junior. Sono riuscita nel mio intento, perché al momento coordino un gruppo ben affiatato di analisti funzionali.

Mi piace questo ambito perché mi permette di imparare molte cose nuove. È un lavoro vario: ogni progetto è un’attività a sé, una nuova piccola sfida. L’altro aspetto interessante del mio lavoro è la condivisione della conoscenza, il contatto con le persone, che per me è molto importante ed è uno degli aspetti che cerco di coltivare anche da remoto.

Poter lavorare da remoto, per me è stata una bella occasione per collaborare con colleghi di diverse sedi e ampliare i miei orizzonti. È stata una vera scoperta, in ufficio ti rapporti quasi sempre con i colleghi che conosci, con le persone con le quali hai più a che fare per le varie attività, mentre quando si abbatte la barriera della distanza fisica si ha l’opportunità di scambiare idee ed esperienze con molte più persone e questo aspetto è davvero stimolante. 

Condivisione e comunicazione: due ingredienti fondamentali in famiglia e sul lavoro

Da mamma, non sempre è stato facile conciliare lavoro e famiglia. Il periodo più difficile è stato sicuramente quando ho ripreso a lavorare in seguito alla seconda maternità, avevo 2 figli piccoli, uno ancora in allattamento, una casa in costruzione e tante cose da incastrare al meglio. In quel momento mio lavoro mi impegnava molto, lavoravo in maniera assidua le mie 6 ore, correvo sempre verso qualcosa e mi sentivo stremata.

È stato davvero difficile gestire tutto, ma superare quel periodo mi ha dato una certa sicurezza, perché se ce l’ho fatta allora sono pronta ad affrontare qualunque situazione.

Nonostante avessi un grande aiuto dai nonni, mi sentivo sempre un po’ in colpa quado le altre mamme organizzavano compleanni e feste ed io ero tra le poche a non poter partecipare, ma questo non ha mai inciso troppo sulla mia personalità o sull’eventuale mia decisione di lasciare il lavoro, mi piace lavorare e ne trovo soddisfazione.  Per compensare la mancanza in queste occasioni conviviali, ho sempre cercato di dedicare ai miei figli del tempo di qualità, organizzando delle cose da fare insieme nei fine-settimana e condividendo con loro una delle mie passioni, quella per i viaggi. 
Insieme abbiamo anche fatto viaggi importanti, come quello a New York e a Zanzibar, mi piace che conoscano la realtà dei posti che visitiamo, in modo da creare anche uno scambio culturale, creare un contatto con le persone e capire come si vive negli altri Paesi.

Spero che queste esperienze insegnino ai miei figli ad aprire i loro orizzonti, a scoprire culture diverse e ad apprezzare i luoghi che visitiamo non semplicemente da turisti.

Oggi mi piace poter condividere le mie conoscenze con i più giovani, che sono alle prime esperienze lavorative. È bello vedere il loro entusiasmo e la voglia di imparare, credo che queste siano qualità fondamentali per qualunque direzione si voglia intraprendere, perché l’interesse dà quella spinta a realizzare i propri obiettivi. Non è importante raggiungerli tutti, capita a volte che non tutto vada come si vorrebbe, ma alla fine la cosa più importante è impegnarsi per qualcosa in cui si crede, senza aspettare che le cose arrivino da sé.


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