L’emergenza vissuta dal nostro Paese in questi mesi ha evidenziato il ruolo fondamentale delle tecnologie digitali nel garantire resilienza e business continuity. In particolare, il Cloud Computing si è configurato come uno dei principali abilitatori tecnologici della continuità operativa delle aziende e leva fondamentale per i processi di trasformazione digitale. Questo tema è stato oggetto di dibattito durante il webinar “Innovation at the Core for the Future of Industry Ecosystems”, organizzato da NTT DATA e Google Cloud in collaborazione con IDC.
L’evento si è aperto con un intervento di IDC, che ha delineato lo scenario in cui le aziende si trovano oggi ad operare: un contesto dinamico che impone alle imprese di cambiare i propri modelli per posizionarsi su nuovi ecosistemi, caratterizzati da nuove logiche di business, nuovi prodotti/servizi e nuovi attori. Secondo un’indagine condotta a livello globale da IDC, con la pandemia le aziende hanno accelerato i propri processi di innovazione (il 43% delle imprese italiane).
Cosa contraddistingue le imprese più innovative in questo percorso di ripresa? Le tre aree principali in cui queste aziende stanno concentrando i propri investimenti sono: programmi di digital transformation molto intensi (avviati già prima della pandemia), modelli organizzativi e di lavoro ibridi e, infine, la migrazione della propria business architecture verso il cloud. “Ridisegnare l’impresa intorno a questi concetti significa ripensare il modello IT e fondarlo su nuovi cardini: un modello data centric, fortemente ispirato a logiche analitiche, basato su modelli agile di sviluppo e di organizzazione/cultura aziendale e con un modello di valorizzazione delle risorse API-enabled che vede attorno al Cloud Computing un grande valore” afferma Fabio Rizzotto, Associate Vice President, Head of Research and Consulting di IDC Italy.
Secondo IDC, entro i prossimi due anni, questo scenario porterà ad un processo di modernizzazione significativo delle applicazioni nelle aziende, che riguarderà anche le soluzioni ERP. Queste piattaforme saranno infatti caratterizzate sempre più da un approccio data driven, da una forte capacità di integrazione e da un engine che trova nel cloud un nuovo acceleratore.
Una tendenza importante che trova riscontro in un’indagine che IDC ha condotto nel 2020 a livello globale, rilevando che il 52% delle imprese ha già realizzato o sta considerando/pianificando il percorso di modernizzazione dei propri ambienti SAP su piattaforma S/4HANA. I benefici e i vantaggi di migrare su una piattaforma in cloud sono evidenti, ma ci sono anche delle sfide che le aziende devono affrontare, come l’allineamento con i processi di business esistenti, la gestione di una transizione del modello dati, la gestione della migrazione di processi customizzati, il coinvolgimento e il supporto degli stakeholder aziendali e, ovviamente, un’attenzione ai costi.
L’evento è proseguito con la testimonianza di Telepass, azienda che per traguardare un nuovo ecosistema - quello della mobilità personale - ha intrapreso un importante programma di trasformazione tecnologica. Mauro Giorgi, CTO di Telepass, ha raccontato: “abbiamo deciso di lanciare nel 2018 un piano di trasformazione tecnologico per supportare la trasformazione di business che permettesse di avere interoperabilità, diminuire il vendor lock-in, ridurre il legacy e fare un utilizzo maggiore dei digital data. Questo programma, tra i suoi obiettivi, ha visto una sostanziale trasformazione per l’azienda: la migrazione al cloud”. Nel 2020, Telepass ha completato il passaggio dall’ambiente on premise al cloud per le piattaforme di CRM, di billing e di altre componenti in ambito SAP S/4HANA.
Il dibattito è poi stato alimentato dagli interventi di Riccardo Delpari, SAP Sales Leader di Google Cloud Italy, e Gennaro Masullo, Head of Sales Manufacturing NTT DATA, che si sono confrontati su svariati temi legati alla transizione dell’impresa nei nuovi ecosistemi e al ruolo del cloud.
Da una parte Google Cloud ha ribadito il ruolo del cloud nel rinnovamento di ambienti ERP SAP-centrici e le interdipendenze con i processi analytics e data-driven. “Google Cloud guarda all’innovazione basata sui dati - fattore caratterizzante che si esplicita in prodotti come BigQuery, AI e ML - che noi innestiamo nel mondo SAP” commenta Delpari.
Dall’altra NTT DATA ha sottolineato il ruolo fondamentale del System Integrator nei progetti di digital transformation e, soprattutto, di migrazione al cloud. “Il System Integrator deve essere un provider con competenze multidisciplinari e di advisory, deve essere indipendente dalle piattaforme per indirizzare correttamente i need del cliente e deve avere una presenza sia globale che locale per supportare al meglio aziende distribuite” afferma Masullo.
Le aziende si trovano in un contesto in rapida e imprevedibile evoluzione. In futuro, l’adozione sempre più pervasiva dello smart/remote working e le crescenti esigenze di flessibilità, agilità e scalabilità, renderanno il Cloud Computing elemento imprescindibile delle strategie e degli investimenti digitali delle aziende.